Altopascio, Marchetti e Fagni: “Su mancato pagamento contratto calore servono risposte serie”

15 febbraio 2021 | 11:37
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Altopascio, Marchetti e Fagni: “Su mancato pagamento contratto calore servono risposte serie”

I consiglieri di opposizione: “Questo ‘scherzo’ ai cittadini di Altopascio è costato oltre 100mila euro”

Altopascio, Maurizio Marchetti e Francesco Fagni puntano il dito sul mancato pagamento del ‘contratto calore’ da parte del Comune.

“Ormai – dicono gli esponenti di Insieme per Altopascio – siamo abituati a risposte stile asilo infantile che tendono a sminuire la gravità dell’argomento, da parte di una amministrazione comunale che sta raccogliendo figuracce quotidiane come quella guidata da Sara D’Ambrosio e Daniel Toci. L’ultimo episodio, una sentenza da parte del tribunale civile del pagamento di una serie di fatture che loro, l’11 agosto 2016, quando erano in carica da diversi mesi, hanno deciso unilateralmente di non pagare nonostante l’esistenza di un regolare e vigente contratto, non può essere liquidato con una battuta degna delle scuole elementari”.

“Il problema è che, grazie a questa illuminata decisione – dicono i due – i cittadini altopascesi hanno visto volatilizzarsi ben 100mila euro, perché al pagamento della fornitura si sono aggiunte le spese processuali, legali, gli interessi passivi e altro ancora, per un totale di 290mila euro. Mentre giunge notizia di affannose riunioni in Comune per cercare una soluzione, che non c’è, si apre il capitolo finanziario del debito fuori bilancio e della sicura valutazione della Corte dei conti”.

“La battuta sulla campagna elettorale e sul freddo colpa della giunta – concludono i due consiglieri comunali – è offensiva dell’intelligenza degli altopascesi, che purtroppo hanno ben capito da tempo che la cifra comunicativa di questa giunta è buttare in spiritosaggini fini a loro stesse problemi importanti. Un modo di fare che crea gravi danni all’immagine del paese, atteggiamento che si aggiunge al disfacimento dei servizi comunali, come ha drammaticamente dimostrato questo periodo di emergenza sanitaria, e al fallimento delle miriadi di promesse elettorali“.