Sottopasso Altopascio, gruppo Lega: “Ancora fumo negli occhi”

Fagni e Marconi: “La notizia dei 200mila euro uscì già nel 2019. Unica soluzione dirottare traffico fuori dalla via Romea”
“Crediamo che il sindaco di Altopascio abbia una pessima idea dei nostri concittadini e li sottovaluti ogni giorno, continuando a pensare che siano totalmente stupidi”.
Apre così la nota di Francesco Fagni e Simone Marconi del Gruppo Lega Altopascio, che scrivono: “Leggiamo stamani sui quotidiani online che ‘dalla Regione arrivano 200mila euro per la progettazione di fattibilità tecnico-economica per la Bretella di raccordo tra la via Francesca Romea e la via Bientinese’, ma è lo stesso articolo, lo stesso fumo negli occhi, di un anno e mezzo fa”.
“Possiamo leggere infatti le stesse cose in un articolo del 19 dicembre 2019 – scrivono – cambiano solo gli attori: Remaschi-D’Ambrosio nel 2019/ Baccelli-D’Ambrosio nel 2021. Se poi vogliamo leggere anche quanto sbandierato da questa amministrazione e dalla crème politica del Pd lucchese qualche tempo prima dal titolo ‘Il sottopasso di Altopascio è realtà’, la cosa diventa addirittura esilarante. La cosa positiva almeno – proseguono – è che questa amministrazione ormai non potrà più tirarsi indietro sulla proposta che abbiamo sempre avanzato noi: l’unica opzione accettabile è quella di dirottare il traffico fuori dalla via Francesca Romea con la bretellina a sud-ovest”.
“Mentre l’idea del sottopasso che hanno presentato a più riprese – proseguono Fagni e Marconi – secondo noi, senza il nuovo tratto di strada peggiorerebbe addirittura l’attuale situazione. Siamo contenti quindi che quelle che furono definite dal vicesindaco Toci in consiglio comunale ‘ipotesi fantasiose’ siano invece entrate nella testa degli amministratori altopascesi come prioritarie….meglio tardi che mai. Ora ci permettiamo di suggerire nuovamente un altro dettaglio fondamentale della questione: la Bretellina va fatta prima della chiusura del passaggio a livello e quindi della realizzazione dell’eventuale sottopasso; sottopasso – concludono – che senza il passaggio del traffico pesante potrebbe essere realizzato, secondo noi, in maniera molto meno invasiva o addirittura sostituito da una viabilità alternativa”.