Banda Spettacolo La Campagnola, attività a rischio dopo 116 anni di vita: manca la sala prove

Dopo lo sfratto dalla sede storica nel 2013 non è stato rinnovato il contratto con un privato: appello alle istituzioni per trovare una soluzione
Sono 116 gli anni di storia della Banda Spettacolo La Campagnola. Ma ora rischia di interrompere la pluricentenaria attività, perché manca una sala prove adeguata.
Il tam tam degli ultimi giorni, nonostante tentativi di riappacificazione e di soluzioni in extremis, è incessante: serve trovare un luogo per le prove della banda che ha allietato negli anni generazioni di marliesi, capannoresi e lucchesi.
“Nel 2013 – spiegano dai vertici della banda sui social – siamo stati sfrattati dalla nostra sede storica appartenente alla parrocchia di Marlia perché il parroco aveva bisogno di quel locale per farci una cappellina. Ci siamo rimboccati le maniche e da soli abbiamo trovato, da un privato, un immobile in affitto (l’unica banda che mensilmente pagava un affitto). Alla morte del proprietario la sua famiglia ha deciso di vendere l’immobile per cui noi siamo stati sfrattati. Abbiamo fatto il possibile per cercare altro ma ad oggi non abbiamo trovato niente inoltre il periodo storico che stiamo vivendo, in cui siamo stati costretti a fermarci per più di un anno, non ci permette di affrontare spese mensili fisse come un affitto. Abbiamo chiesto aiuti ma le parole non bastano, servono i fatti. Ad oggi dopo 116 anni di attività, con grandissimo dispiacere siamo costretti a chiudere la nostra associazione noi ce l’abbiamo messa tutta perché sappiamo che per un paese non è bello perdere un pezzo di storia come la propria banda, ma in queste condizioni è impossibile proseguire”.
La Banda Spettacolo La Campagnola ha in realtà uno spazio comunale, in piazza del Mercato a Marlia, ma per la grandezza è adatta giusto alle riunioni del consigli direttivo e come magazzino per le divise. Adesso è anche il deposito di tutto ciò che era nella sala prove, ma, fanno sapere dalla Banda, non è certo uno spazio adatto alle attività musicali.
Di qui l’appello, rivolto principalmente alle istituzioni, per trovare una soluzione il prima possibile. A meno di non voler perdere una storia lunga 116 anni.