Altre sei assunzioni alla Alpipan di Altopascio

20 giugno 2021 | 11:50
Share0
Altre sei assunzioni alla Alpipan di Altopascio

Delle 21 programmate, 15 sono già avvenute da gennaio a oggi

Assunzioni alla Alpipan di Altopascio, azienda specializzata nei prodotti senza glutine del gruppo Bauli. Delle 21 assunzioni programmate, 15 sono già avvenute da gennaio a oggi, tra impiegati e produzione, ma l’azienda ricerca ancora 6 profili tra addetti alla produzione, manutentori, magazzinieri e impiegati. Tutto ciò certifica lo stato di ottima salute di un’azienda che nel 2020 è cresciuta del 7 per cento.

“Alpipan è un’azienda agroalimentare della Lucchesia che non ha paura di investire nelle donne (59% del personale), che occupano tutto il ventaglio, da posizioni direttive alla produzione. Per le  21 posizioni aperte – fa sapere Amedeo Sabato, segretario regionale Fai Cisl, responsabile del territorio –sono pervenuti circa mille curriculum, dopo un anno  e mezzo che la pandemia ha bloccato il paese. Questo è  sicuramente un segnale incoraggiante anche se esistono tantissime aziende e settori in grande affanno”.

“Dobbiamo dare l’esempio con le realtà come Cisl – continua il segretario Fai Cisl della Toscana – ha sempre creduto in questo modo di operare perchè è l’unico che può garantire una continuità produttiva e occupazionale. In questa fase ci si augura prossima al post-Covid c’è tanta voglia di ripresa e voglia di lavorare, da parte sia di imprenditori che dei dipendenti. La riprova sono proprio anche i mille curriculum per 21 posti di lavoro”.

“Adesso pensiamo ad ampliare ancora di più le possibilità di assunzione – dichiara Massimiliano Gori, segretario generale Fai Cisl Toscana – ripristinando la stagionalità che, in un settore come quello agroalimentare, se ben costruita, aiuta le aziende a gestire i picchi di produzione e garantisce un buon reddito ai lavoratori che vedrebbero nel tempo non solo una opportunità ripetibile di lavoro negli anni ma anche una crescita professionale. La formazione sul campo, quella che si fa sul posto di lavoro ogni giorno – continua Gori – in un momento di crescita aziendale vedrebbe questi lavoratori consolidare la loro posizione lavorativa e comunque, fattore non secondario, offrirebbe loro di acquisire capacità ben spendibili e ricercate altrove”.

“Ora, visto il buona andamento aziendale e l’ingresso nell’ultima fase dell’ampliamento – sottolinea Amedeo Sabato –  è il caso di sederci a un tavolo e ragionare di obiettivi e produttività. E’ da un po’ che non se ne parla, non possiamo permetterci di perdere questa opportunità. Dobbiamo costruire un premio di produzione per obiettivi aziendali per garantire un efficiente funzionamento aziendale e incrementare il reddito dei lavoratori,. Il 2020 è stato un anno terribile per il mondo intero ed è stato estremamente complicato gestire il mondo del lavoro, ora ci tocca ancora uno sforzo per non rendere vano tutto quanto è stato fatto”. Di qui la “chiamata”: “Il 26 giugno di riuniremo unitariamente a Firenze in piazza Santa Croce dove alle 11 ascolteremo l’intervento di Gigi Sbarra, segretario generale nazionale Cisl, alla manifestazione ‘Ripartiamo  insieme’ per costruire l’Italia di domani con il Lavoro, la Coesione e la Giustizia sociale”. Infine una riflessione che non può mancare. “Questo anche per evitare quanto accaduto durante un presidio per i diritti sul lavoro a Biandrate dove un sindacalista, Adil Belakhdim, è morto travolto da un camion davanti all’ingresso del centro distribuzione. A 37 anni non si può morire così. In attesa che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto il 26 giugno – conclude il segretario Fai – affermeremo ancora una volta che la legalità e i diritti vengono troppo spesso ignorati”.