Monte Pisano, i sette comuni del comprensorio siglano la convenzione: spazio alle iniziative condivise

28 giugno 2021 | 13:32
Share0
Monte Pisano, i sette comuni del comprensorio siglano la convenzione: spazio alle iniziative condivise
Monte Pisano, i sette comuni del comprensorio siglano la convenzione: spazio alle iniziative condivise
Monte Pisano, i sette comuni del comprensorio siglano la convenzione: spazio alle iniziative condivise

L’obiettivo è quello di valorizzare l’area montana con percorsi sportivi, culturali e ambientali comuni

Sport, cultura e ambiente passano dal Monte Pisano. Un’area montana che attraversa con i suoi borghi e i suoi paesaggi due province per 20 chilometri di natura in cerca perenne di una nuova valorizzazione, anche alla luce del devastante incendio del 2018.

E’ in questo ambito che si inserisce la convenzione siglata oggi (28 giugno) dai sette comuni che qui custodiscono una parte del loro patrimonio. Patrimonio che, con questo atto che arriva dopo alcuni protocolli d’intesa stipulati a partire dal 2015, vuole essere visto come un comprensorio unico, frutto di una stretta sinergia tra i comuni di Capannori, Lucca, Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano. Sinergia che avrebbe dovuto stringersi lo scorso anno nell’Abbraccio al Monte Pisano, un evento pensato come corale dei diversi territori ma rimandato a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia.

Se da un lato il covid19 ha impedito di vedere (per adesso) i frutti di questa unione, dall’altro ha dato un’accelerata burocratica alla convenzione, arrivata in un periodo in cui proprio la pandemia ha rivoluzionato il modo di viaggiare, dando priorità a un turismo lento, sostenibile e naturalistico. E allora spazio ai cammini, al trekking, alle mountain bike e ai percorsi storico-culturali condivisi che da questa convenzione possono trarre vantaggi pratici anche in termini di risorse, sia per la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, sia per la partecipazione sovraterritoriale a bandi nazionali e regionali.

“Oggi siamo qui per concludere un percorso avviato due anni fa – spiega l’assessora al turismo di Capannori Lucia Micheli, comune capofila della gestione associata – e dare vita a un cammino comune per mettere in atto iniziative condivise volte a valorizzare il Monte Pisano attraverso eventi culturali, turistici e sportivi di richiamo che facciano di quest’area un punto di riferimento centrale del patrimonio naturalistico toscano, a partire dal coordinamento nella gestione dei tracciati escursionistici per arrivare a una valorizzazione storico-ambientale dell’area a 360 gradi. Solo condividendo progetti e interventi potremmo intercettare al meglio le esigenze di un nuovo turismo verde e trasformare il Monte Pisano nell’autentico ricettore di questi bisogni”.

Se il documento rafforza questa sinergia tra i sette comuni del comprensorio montano, tante sono la iniziative puzzle messe in atto dalle diverse amministrazioni già proiettate in un’ottica condivisa. Tra queste ci sono l’Itinera Romanica, il Cammino di Santa Giulia, la Greenway ma non solo.

convenzione Monte Pisano

“L’obiettivo è quello di rendere le peculiarità del territorio sempre più attrattive per il turismo culturale e sportivo ma anche per i nostri cittadini – aggiungono l’assessore al turismo di Lucca Stefano Ragghianti, il sindaco di Buti Alessio Lari, la vicesindaca di Calci Valentina Ricotta, il sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci e l’assessora Fabiola Franchi, la vicesindaca di San Giuliano Terme Lucia Scatena e l’assessora Roberta Paolicchi -. A Vicopisano e a San Giuliano siamo attrezzati con la joelette per consentire a tutti di praticare i sentieri. Qui abbiamo la possibilità di lanciarsi col parapendio e abbiamo aperto un tavolo con l’associazione di volo per aumentare le opportunità, perché dallo sport e dalla cultura passa la valorizzazione dell’intero comprensorio. Oggi consolidiamo un percorso partito con scetticismo viste le peculiarità di ciascun territorio: chi ha le terme, chi la certosa, chi i borghi medioevali e chi le aree protette. Ma siamo orgogliosi, anche se siamo territori piccoli, di fare squadra per dare un segnale a un settore che ha sofferto molto in questo periodo e che ci auguriamo possa leggere in questa convenzione il segnale di ripartenza. Adesso la speranza è che anche la regione faccia la sua parte e contribuisca, così come ha fatto con i bandi sui cammini religiosi e i Pit, a investire risorse in un territorio denso di storia e di natura che deve essere salvaguardata e valorizzata”.