Carenza di personale alla Rsa di Marlia: i sindacati scrivono alle istituzioni

2 luglio 2021 | 13:14
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Carenza di personale alla Rsa di Marlia: i sindacati scrivono alle istituzioni

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil: “Nonostante le continue sollecitazioni le risposte ottenute fin qui sono evasive, inconcludenti, con continui rimandi della data dell’incontro del tavolo di confronto”

I rappresentanti sindacali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno scritto una lettera al sindaco di Capannori Luca Menesini e al direttore della zona distretto dell’Asl Luigi Rossi per denunciare la permanenza dei problemi relativi alla carenza di organico nella Rsa di Marlia. Problemi che si ripercuotono sulla qualità dei servizi erogati ai residenti, spesso anziani e malati.

“La fase pandemica ha evidenziato alcuni aspetti: carenza di personale dei diversi profili professionali, doppio mercato del lavoro, con differenze contrattuali di tipo economico e normativo tra pubblico e cooperative, che comportano situazioni di difficoltà del mondo del lavoro con ripercussioni sui servizi erogati alle persone – si legge nella lettera -. Queste tematiche sono state oggetto di discussione nell’accordo fatto con il Comune di Capannori e nelle verifiche successive fatte sulle questioni riguardanti la Rsa di Marlia. Siamo in presenza di un sistema complesso, che prevede in spazi contigui una Rsa, servizi di cure intermedie di diversi livelli e un centro diurno; le parti hanno condiviso nell’incontro fatto ad aprile l’importanza e la necessità di dare continuità al tavolo di confronto, sia su queste tematiche che su quelle riguardanti interventi fatti e in corso”.

“Nonostante le continue sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo con il Comune, le risposte ottenute fin qui sono evasive, inconcludenti, con continui rimandi della data dell’incontro del tavolo di confronto – proseguono i sindacati -. Non ci sembra il modo migliore di affrontare una situazione così grave e complessa, che rischia di mettere nuovamente in pericolo la salute e la sicurezza degli anziani ospiti, e di aggravare le condizioni di lavoro dei dipendenti”.

Le organizzazioni di categoria chiedono quindi di concordare prima possibile una data di ripresa del confronto ripartendo dagli impegni assunti al tavolo, di analizzare i problemi a livello di zona distretto, e che l’Asl e la regione intervengano per ottimizzare i servizi sanitari. Richieste che emergono alla luce di una fase complicata, che ha messo in evidenza le lacune del sistema socio sanitario.

“Per colmare queste lacune servono risorse che permettano servizi sociosanitari pubblici di qualità in quantità sufficiente, equamente distribuiti su tutti i territori – elencano i sindacati -;  servizi territoriali forti dove vengano attuate prevenzione e presa in carico effettive;- ospedali dimensionati sulle reali esigenze della popolazione ed effettiva integrazione tra ospedale e territorio. Si tratta di obiettivi necessari e non sindacabili per  per dare attuazione ai diritti costituzionali”.