Taric, Caruso propone lo sconto del 50% anche per le attività artigianali e i parrucchieri

Gli emendamenti presentati dal consigliere comunale della Lega
Nella riunione di domani (7 luglio) il Consiglio comunale di Capannori esaminerà la delibera per l’approvazione delle tariffe sulla spazzatura per l’anno 2021.
Il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso ha presentato emendamenti per chiedere l’equiparazione degli agriturismo alle attività agricole e l’estensione dello sconto del 50% alle attività di artigiani, parrucchieri, barbieri, estetisti, banchi del mercato per categorie durevoli irragionevolmente escluse nella delibera predisposta dalla giunta comunale.
“Si tratta – spiega Caruso -, di emendamenti che si muovono nella direzione dell’equità per venire incontro ad attività fortemente penalizzate dalle misure di contenimento della pandemia che hanno tutte subìto considerevoli cali di fatturato e che è giusto aiutare con agevolazioni sulla tariffa dei rifiuti così come previsto per altre categorie”.
“Particolarmente significativa – prosegue Caruso -, è l’equiparazione degli agriturismo alle imprese agricole così come peraltro previsto dalla giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione (sentenze 8851/2007 e n. 3455/2014). Infatti, le suddette attività che rappresentano una enorme potenzialità per Capannori essendo capaci di attrarre turismo di qualità, non possono essere affatto considerate alla stregua di alberghi poiché gli agriturismo hanno la finalità della valorizzazione del patrimonio rurale per cui non è giusto che paghino la medesima tariffa sui rifiuti prevista per gli alberghi. La differenziazione identitaria degli agriturismo e, quindi, la diversità rispetto agli alberghi emerge sia dalla disciplina della legge n. 96/2006 a mente della quale il carattere tipico dell’agriturismo consiste nell’ospitalità esercitata dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzazione della propria azienda sia dalla riforma del catasto rurale la quale ha previsto che le costruzioni destinate ad attività agrituristiche vengano censite nella categoria dei fabbricati connessi all’attività agricola”.
“E’ evidente – spiega Caruso -, l’intenzione del legislatore di considerare l’attività agrituristica quale attività connessa e strumentale a quella agricola ed è giusto che il Comune di Capannori prenda atto della volontà della legge così come confermata dalla Corte di Cassazione. Bisogna prendere atto che anche le aziende del nostro territorio hanno registrato cali di fatturato non solo per il blocco del turismo ma anche a causa della concorrenza sleale delle aziende estere che inondano il mercato italiano con prodotti di scarsa qualità (pensiamo alle olive tunisine) e a basso prezzo”.
“Bisogna essere consapevoli – sostiene Caruso -, che la contrazione del volume d’affari non è stato adeguatamente compensato né dai ristori governativi i quali richiedevano l’assurdo requisito della prevalenza dell’attività ricettiva – ristorativa su quella agricola né tantomeno da quelli previsti dalla Regione Toscana che, nello scorso mese di giugno, ha emanato un bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle strutture ricettive dal quale sono esclusi gli agriturismo. Una ragione in più affinchè il Comune di Capannori si muova nella direzione dell’equità così come indicato dagli emendamenti proposti”, conclude Caruso.