Rete del calzaturiero, aderiscono nuove imprese

10 luglio 2021 | 12:55
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Rete del calzaturiero, aderiscono nuove imprese
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Rete del calzaturiero, aderiscono nuove imprese
Rete del calzaturiero, aderiscono nuove imprese

Le aziende che ne fanno parte sono 54 e presto arriveranno a 60, per un fatturato complessivo di 220 milioni e un totale di 700 dipendenti

Bilancio positivo per la rete di imprese Tuscany 4 shoes, che a distanza di un anno dal lancio dell’idea di un aggregato di imprese del settore calzaturiero, negli stessi spazi del polo tecnologico di Capannori a Segromigno in Monte, dove oggi ha sede, ieri pomeriggio (9 luglio) ha tenuto la sua prima assemblea durante la quale sono stati resi noti i primi confortanti risultati ottenuti.

Le aziende che ne fanno parte sono 54 e presto arriveranno a 60, per un fatturato complessivo di 220 milioni e un totale di 700 dipendenti; 100 le azioni realizzate fra voucher, progetti singoli e servizi; circa 300 mila euro già vinti di valore progetti e circa 200 mila euro di valore progetti in attesa di finanziamento.

All’assemblea hanno preso parte il presidente di Tuscany 4 shoes’, Roberto Scaramucci, il vicepresidente Davide Chelini e il coordinatore Roberto Lenci, Pietro Angelini di Navigo, il sindaco, Luca Menesini, l’assessore all’innovazione e al polo tecnologico, Lucia Micheli, la consigliera delegata per il calzaturiero Lia Miccichè, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli, insieme ai rappresentanti di tutte le imprese che fanno parte della rete.

La rete di imprese è nata dopo un importante percorso di confronto con le aziende del settore grazie ad un’operazione guidata dall’amministrazione Menesini nell’ottica di rilanciare e favorire lo sviluppo di questo importante e storico comparto produttivo del territorio capannorese, che conta 250 calzaturifici e 100 imprese dell’indotto, particolarmente colpito dalla pandemia grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Lucca e alla collaborazione di Navigo. Obiettivo del network di imprese è quello di fare squadra su tutta una serie di azioni, interventi e servizi per il distretto in chiave di marketing territoriale e promozione del cluster, progetti innovativi su ricerca e sviluppo progetti europei, innovation tecnology, eventi e internazionalizzazione, networking e training. Particolare attenzione sarà data ai temi della sostenibilità delle produzioni e dell’economia circolare.

“In un anno nonostante la pandemia sono state individuate e analizzate le imprese, messe in rete 54 fra queste, costituita la società e grazie al bando messo a disposizione dal Comune di Capannori e dalla Camera di Commercio, ottenuto la sede e un fondo di startup per i primi 3 anni – affermano con soddisfazione il presidente di Tuscany 4 shoes, Roberto Scaramucci, il vicepresidente Davide Chelini e il coordinatore Roberto Lenci-. Con visione e volontà Segromigno sta dimostrando di credere ancora una volta prima degli altri che dalla difficoltà si esce stando insieme e guardando fuori, alle novità, alle opportunità, ai nuovi mercati. Con questo percorso che naturalmente è all’inizio e deve ancora strutturarsi daremo una nuova visione alla scarpa e una nuova formazione alle nuove generazioni”.

“Molte sono state le azioni svolte prima, durante e a valle della costruzione della rete per testare la predisposizione del nucleo di imprese all’innovazione, dalla brevettazione agli investimenti su macchinari, dal credito assicurato all’incontro con l’università e la ricerca, dalla formazione its allo scambio di buone pratiche con altri distretti, dal digitale alla comunicazione singola e di distretto, dall’internazionalizzazione al miglioramento del rapporto produzione scarti-sostenibilitá – spiega Pietro Angelini di Navigo che con il suo team si sta occupando del temporary management della rete -. La rete conta già 54 aziende aderenti e presto se ne aggiungeranno altre. Inoltre si aggiungono due membri al board, Mario Attilieni di Lelly Kelly, azienda da sempre votata al lancio di scarpe da bambini con un marketing mondiale e Alessandro Rosi terza generazione di Sandy shoes, azienda storica del territorio che con la sua startup sottolinea l’importanza del cambiamento fra tradizione e innovazione”.