Marchetti: “Ingiusto chiudere il baby parking”

13 luglio 2021 | 16:49
Share0
Marchetti: “Ingiusto chiudere il baby parking”

Il consigliere: “Il Comune si sarebbe potuto muovere diversamente”

Il consigliere comunale Maurizio Marchetti interviene sulla questione della norma regionale che di fatto impedisce al baby parking Il nido di Camilla di poter svolgere il proprio lavoro con motivazioni sanitarie.

“Una norma, quella regionale, peraltro piuttosto curiosa se la confrontiamo con i clamorosi assembramenti che abbiamo visto per la bellissima vittoria della Nazionale di calcio o per tantissimi altri casi in tutta Italia, Toscana compresa”, osserva.

“Come a ogni attività cui è stato impedito di poter lavorare, va tutta la mia solidarietà – dice Marchetti-. Oltre a questo, però, ci sono alcune considerazioni da fare e la constatazione, che si ripete all’infinito, di  una  amministrazione che vive di  annunci, proclami, discorsi, post e niente altro che possa davvero aiutare chi è in difficoltà. Il baby parking è un esempio di questo modo di fare. La sindaca da mesi conosceva i problemi, ma si è mossa con un annuncio e una dichiarazione solamente quando la notizia è stata pubblicata sulla stampa. Ci sarebbe voluta una interlocuzione fitta con la regione Toscana e, se non si fosse risolta la situazione, una buona dose di coraggio e prendersi la responsabilità di fare lavorare il baby parking. Del resto, stiamo parlando di persone con una notevole professionalità e serietà, con un numero di bambini che è andato da 12 al massimo 30 e che, con qualche eventuale restrizione, avrebbero potuto continuare a svolgere la propria opera che ha anche una valenza sociale. Sarebbe bastato, ad esempio, assimilarle alle scuole materne, senza penalizzarle in modo assurdo”.

“Dunque, o si aveva la forza di fare modificare una norma regionale assolutamente fuori luogo – osserva -, oppure si doveva avere, da parte della sindaca, uno slancio di coraggio per uno scopo importante, quello di permettere un vero e proprio servizio sociale a vantaggio delle famiglie. Niente di tutto questo è successo, Il sorriso di Camilla rimane chiuso e la sindaca si limita, dopo mesi di inerzia, a manifestare il proprio disappunto con due parole di circostanza, buttate là, come spesso accade. Dimostri davvero di tenere in considerazione questa struttura e quello che svolge e faccia un provvedimento che ne permetta l’apertura, anche con restrizioni. Altrimenti, sono solo parole al vento”.