Caso Voghera, Della Nina insiste: “Se uno non accetta di vivere secondo la legge per me è un nessuno”

Il consigliere: “Facendo quel post non ho commesso alcun reato, tanto che l’ho fatto leggere ai carabinieri”
“Chi decide di vivere al di fuori della legge, perché non ne rispetta i fondamenti, non dovrebbe nemmeno pretendere di essere da questa tutelato. Mi sembra un concetto semplice semplice da capire”. Così Massimo Della Nina, consigliere comunale di La Porcari che vogliamo, torna a intervenire sul caso Voghera, e si difende dalle polemiche, rincarando la dose.
“Se un individuo decide di vivere al di fuori della legge di uno stato civile – ritiene Della Nina – ne abbraccia automaticamente un’ altra: la legge della giungla, perché la giungla signori, ha le sue proprie regole. Se vivi all’interno della legge, sei un individuo riconosciuto e quindi sei qualcuno. Se decidi di vivere al di fuori delle regole diventi conseguentemente, un nessuno”.
“Il marocchino ucciso a Voghera aveva fatto la sua scelta – sostiene Della Nine -. Rendendosi invisibile, essendo un clandestino, senza documenti regolari e senza una fissa dimora, aveva egli stesso deciso di essere un nessuno. Aveva sicuramente messo in conto i rischi corsi, ubriacandosi, spacciando, danneggiando, picchiando, minacciando, rubando, compiendo atti osceni in luogo pubblico, truffando, prendendosi gioco delle forze dell’ordine, evadendo dal carcere. Perché, se siamo donne e uomini adulti, dobbiamo sapere che ad azione corrisponde sempre reazione, che ciò che facciamo, genera sempre delle conseguenze. E anche questo individuo ucciso a Voghera, sapeva che delinquendo continuamente, il rischio di pagarne prima o poi un prezzo c’era. Anche il prezzo più alto, come è in effetti avvenuto e che non ho affatto giustificato. Questo in sintesi il mio pensiero espresso nel post di venerdì. Un post libero, schietto, sincero, diretto. Vi invito intanto a riflettere su un aspetto importante, direi anzi fondamentale. Scrivendo quel post, io non ho commesso alcun reato. E di questo ho la certezza, avendolo letto sabato pomeriggio al comando dei Carabinieri, che difatti, non mi hanno trattenuto. Un post che peraltro rispetta anche le ferree regole imposte da Facebook, sempre solerte a stigmatizzare e condannare comportamenti scorretti da parte dei suoi utenti. Quindi in sintesi, un post assolutamente legittimo che rispecchia il mio pensiero sull’argomento. Si può condividere o meno, io non ho cercato di convincere nessuno”.
“Ma a Porcari, come sapete – va avanti il consigliere comunale -, abbiamo due preti ed il secondo di questi, si è subito sentito in dovere di darmi una lezione di etica sulla sua pagina Facebook. In una lunga predica vorrebbe additarmi ai suoi discepoli come l’uomo cattivo, l’uomo senza carità cristiana. L’uomo che addirittura brucia l’uomo. Si dovrebbe vergognare, signor Sindaco, soltanto di associarmi a simili concetti. Perché vede, Lei non è sicuramente in grado di impartire lezioni di etica. Non dopo averla conosciuta approfonditamente in questi 4 anni. Sono tante le cose in cui lei ha mancato sotto questo profilo, da quando è Sindaco e anche per arrivare ad essere eletto a tale carica. Svilente elencarle in questo post in cui si parla d’altro. Sarò però ben lieto di ricordargliele puntualmente e dettagliatamente in ogni incontro pubblico lei vorrà sostenere con me in futuro. D’altra parte, se tutta la sua omelia serve a farla sentire più buono, o ad apparire come tale, faccia pure. Io credo che un sindaco con la S maiuscola dovrebbe occuparsi d’altro. Sono tanti i problemi che affliggono il nostro territorio. Risolva quelli, invece di dispensare anatemi o benedizioni, a seconda dei casi. Risponda ad esempio, alle interrogazioni fattele in consiglio comunale, in maniera puntuale e seria. Sia presente alle problematiche sollevate dai suoi concittadini che invece mi segnalano i suoi silenzi sempre più imbarazzanti. Riporti la sicurezza sul territorio, diventato sotto il suo mandato un luogo dove è sempre più rischioso vivere. Realizzi le cose promesse in campagna elettorale. Ecco faccia queste cose, che poi in sintesi sarebbero quelle per cui è stato eletto.
Se intende invece redimere le anime, beh credo debba cambiare strada. In questo caso abbia il coraggio delle scelte e segua la sua vera vocazione. Perché Porcari, un Parroco eccellente già ce l’ha, ma ora ha urgente bisogno anche di un sindaco”.