Scannerini: “Troppo caldo alla Rsa di Marlia”

L’accusa del consigliere: “Non c’è un impianto centralizzato”
“Siamo a Ferragosto e stiamo vivendo le settimane più calde dell’anno. Tutti fanno quello che possono per resistere. Chi si rifugia in luoghi freschi e chi al mare. Ci sono però persone che non si muoveranno. Stiamo parlando dei nostri nonni e delle nostre nonne alla Rsa di Marlia”. Lo dice il consigliere Matteo Scannerini.
“Si, torniamo un’altra volta a parlare di Casa Gori, questa volta per problemi di temperatura. Se ricordate, già l’anno scorso ci furono seri problemi di caldo, che incideva significativamente sulla salute dei nostri anziani. Ebbene, risiamo alle solite. Si soffre nei corridoi e nelle stanze. Fino al punto di rimetterci in salute. Non è un mistero che in Rsa non ci sia un impianto centralizzato – afferma -. Bensì si utilizzano i pinguini. Questi si trovano nelle stanze ma non nei corridoi e sono piccoli. Dopo un po’ si surriscaldano e non ce la fanno a rinfrescare. Il risultato è che gli anziani accusano malessere e malori. Sembra scontato dire che tutto ciò è vergognoso. Siamo nel 2021 e, a fronte di rette cospicue, di circa 3mila euro, offriamo un servizio scadente sotto molteplici punti di vista. Ribadiamo, qui non bisogna ridimenzionare, bisogna investire. Continueremo a monitorare e tenere d’occhio la nostra Rsa al fine di portare alla luce tutti i problemi che l’affliggono”.