Del Chiaro: “Marlia, la colata di cemento voluta dal centrodestra non ci sarà grazie a noi”

L’assessore replica alle accuse di Fdi
“La colata di cemento che aveva progettato l’amministrazione di centrodestra nel 2004 a Marlia con le concessioni edilizie concesse in quegli anni non ci sarà grazie all’intervento migliorativo del progetto condotto dall’attuale amministrazione e da quella precedente. Fratelli d’Italia di Capannori, alle elezioni di due anni fa, ha sostenuto un candidato sindaco che faceva parte dell’amministrazione che nel 2004 aveva concesso a questi privati il diritto di edificabilità su quell’area, e pertanto credo che i consiglieri di tale forza politica siano un po’ confusi e debbano riflettere sulle proprie scelte”.
E’ netto e preciso l’intervento dell‘assessore all’urbanistica Giordano Del Chiaro, che rimanda le accuse al mittente, precisando la storia del progetto residenziale di via della Chiesa di Marlia.
“Cosa abbiamo fatto noi in questi 17 anni? Siamo intervenuti perché intanto i privati cedessero gratuitamente al pubblico un’area verde in cui realizzare un parco che in un paese grosso come Marlia manca, e abbiamo previsto sempre a carico dei privati una serie di interventi per la comunità, come due parcheggi ad uso pubblico e una pista ciclabile che si collegherà con quella di via Paolinelli in fase di progettazione – continua Del Chiaro –. Inoltre, la tipologia di abitazioni oggi realizzabili sono dotate di molto verde e ben lontane dalle palazzine ipotizzate dal centrodestra all’epoca. E’ noto come negli anni siamo intervenuti per cancellare le edificabilità allora concesse dal centrodestra: dove abbiamo potuto lo abbiamo fatto, infatti 500 terreni resi edificabili sempre dal centrodestra nel 2004 li abbiamo tolti dalla previsione grazie a dei criteri oggettivi. Dove non abbiamo potuto, abbiamo migliorato e anche parecchio, come nel caso di Marlia. Purtroppo non abbiamo sempre governato noi, e ancora oggi si vedono alcune conseguenze di una visione politica poco attenta e poco lungimirante”.