Rsa Marlia, i parenti degli ospiti: “Ancora nessuna riorganizzazione dei servizi”

La nota: “Carichi di lavoro eccessivi per il personale che si convertono in poca disponibilità per i pazienti. Servono soluzioni”
Ancora polemiche sulla riorganizzazione dei servizi alla Rsa di Marlia. A parlare sono alcuni dei parenti degli ospiti della struttura.
“In qualità di congiunti degli ospiti della Rsa di Marlia – si legge in una lettera – nonostante le nostre richieste precise e dettagliate, a distanza di settimane, non abbiamo ricevuto risposte esaurienti da parte della Capannori Servizi in merito alla presunta riorganizzazione dei servizi alla Rsa di Marlia. Ricordiamo che nel mese di luglio avevamo posto la necessità di un miglioramento dei servizi e che venissero ripristinati i livelli raggiunti nel periodo precedente la fase Covid 19, ma ad oggi purtroppo non si notano miglioramenti concreti. In particolare, al di là dei tecnicismi che vengono richiamati in funzione della legge regionale che fissa i parametri di assistenza, quel che si rileva è il permanere di carichi di lavoro eccessivi per il personale di assistenza e dei servizi generali che determina induttivamente poca disponibilità di tempo per gli ospiti. Sarebbe bene valutare la permanenza in Rsa non può essere scandita solo dai tempi di doverose interazioni di tipo socio sanitario, bensì ci dovrebbe essere lo spazio anche per quella che si chiama umanità e che non può essere “distribuita” col minutaggio imposto dai cosiddetti “parametri regionali”. Questa considerazione ha maggior valore se si pensa che la Rsa di Marlia è distribuita su due piani presentando una organizzazione e una operatività complessa”.
“Da un contatto con le organizzazioni sindacali – conclude la nota – siamo venuti a conoscenza che a breve ci sarà un nuovo incontro con Comune e Capannori servizi, speriamo vengano trovate soluzioni concrete ma per quanto ci riguarda ribadiamo i problemi già esposti e insistiamo sulla necessità di essere coinvolti direttamente nelle scelte che riguardano oltre che il personale, soprattutto i nostri congiunti”.