Dalla sicurezza alla riqualificazione delle frazioni, D’Ambrosio lancia le priorità






La candidata sindaco aspirante al bis: “Oggi guido un Comune migliore di come l’ho trovato”
“Se sembra impossibile, allora si può fare”. Sono le parole di Bebe Vio pronunciate per festeggiare la seconda medaglia olimpica della sua vita, quelle scelte dal sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, per aprire il suo intervento ieri sera (10 settembre), di fronte a una piazza Ricasoli piena di persone. Tutto esaurito, infatti, alla cena organizzata per presentare la coalizione – formata da quattro liste, Sara D’Ambrosio Sindaco, Viviamo Altopascio, Partito Democratico e Altopascio Verde Socialista – e il programma con cui il sindaco Sara D’Ambrosio si presenta alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021.
Alla presentazione erano presenti molte autorità locali e sindaci, tra cui il presidente della Provincia Luca Menesini, l’assessore regionale Stefano Baccelli, la consigliera regionale Valentina Mercanti, Valter Alberici, assessore a Viareggio, il sindaco di Villa Basilica Elisa Anelli con il vice Giordano Ballini, il consigliere regionale Mario Puppa, Patrizio Andreuccetti, segretario Pd territoriale, Nicola Tesi, sindaco di Ponte Buggianese, Gabriele Toti sindaco di Castelfranco di Sotto, Marco Remaschi sindaco di Coreglia, gli esponenti di Italia Viva Alberto Baccini e Francesco Colucci e il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari.
“Una cosa di cui sono certa è che dopo cinque anni posso dire di guidare un Comune migliore di come l’ho trovato – dice il sindaco D’Ambrosio -. Chiunque entrerà nel palazzo comunale dopo le elezioni troverà 12 milioni di euro di opere pubbliche da mettere subito in cantiere e ulteriori progetti pronti per essere finanziati. Frutto di cinque anni di lavoro in sinergia con gli altri enti: Altopascio è finalmente uscito dall’isolamento in cui si trovava e questo ci ha consentito di raggiungere risultati importanti in tutti gli ambiti. Altopascio ha finalmente smesso di essere associato solo a cose negative e ha ritrovato l’orgoglio di essere un paese bello, vivo, sicuro, accogliente, capace di attrarre nuove persone, in cui vivere, investire e crescere”.
“Il programma del prossimo mandato è stato scritto in questi cinque anni ed è fatto dalla concretezza, dalla conoscenza dei problemi e del territorio e dalla trasparenza del nostro lavoro – prosegue -. Abbiamo delle sfide importanti, che non possiamo disattendere: sulla sicurezza, con l’assunzione di nuovi agenti, l’installazione di nuove telecamere, proseguendo così l’investimento già fatto in questi anni, con l’estensione del controllo di vicinato, oggi già attivo in alcune località di Marginone, e con l’introduzione del vigile di quartiere, come servizio di prossimità al cittadino. La prossimità, la vicinanza al cittadino, la presenza di servizi comunali anche nelle frazioni sarà l’impegno da portare avanti anche nei prossimi anni, ancora di più: vorremo dare vita all’Uspi, l’ufficio soluzione problemi itinerante, riaprire l’anagrafe il sabato e dare la possibilità ai cittadini di ottenere i certificati anagrafici anche in tabaccheria, strutturare servizi di supporto agli anziani e prevedere incentivi stabili ai negozi di vicinato e a chi decide di aprire una nuova attività: un Comune amico, che pensa a tutti, dai bambini agli anziani, dai ragazzi alle famiglie, anche quelle mono genitoriali, fino agli animali. La crescita del territorio passerà dallo sviluppo delle frazioni con nuovi servizi, nuovi eventi, nuove infrastrutture e opere pubbliche, alcune delle quali già finanziate e pronte per essere realizzate, come la nuova piazza di Spianate e la nuova scuola primaria di Badia, e altre progettate o da progettare: il nuovo polo scolastico di Marginone, con la riqualificazione del centro della frazione, e dello spazio sagra, la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili sicuri e parchi attrezzati in tutte le frazioni. Stessa attenzione per il capoluogo, con il decoro e la riqualificazione di interi quartieri residenziali. Un programma, inoltre, che prevede un piano straordinario di opere pubbliche, con nuove scuole, a partire dalla nuova scuola media e il nuovo asilo; nuovi impianti sportivi, con il palazzetto dello sport, gli investimenti nelle strutture già esistenti; nuove infrastrutture con la sfida che abbiamo di portare avanti insieme Circonvallazione e sottopasso ferroviario, dedicando, quest’ultimo, solo al traffico leggero, e un piano straordinario di asfaltature e illuminazione, prevenzione del rischio idraulico, decoro e cura del territorio, nuove piantumazioni, nuovi poli museali, con l’apertura del complesso dei Silos dei Granai in piazza Ospitalieri e il progetto per recuperare dal punto di vista storico e architettonico l’Abbazia camaldolese di Badia Pozzeveri. La crescita passa dai giovani, dalla cultura, dall’attenzione alle famiglie e all’inclusione, soprattutto alla disabilità, dal welfare, dal sociale, dall’ambiente, dallo sviluppo industriale con norme certe, con semplificazione nella burocrazia, con piani urbanistici e di sviluppo del territorio capaci di rispondere alle esigenze di cittadini e imprese, dal turismo, dall’idea di comunità che appartiene a tutti e che consente a tutti di crescere e costruire un paese migliore”.
“È un percorso che vogliamo continuare a fare insieme, perché noi siamo insieme – conclude il sindaco -. Siamo stati insieme per cinque anni, siamo stati insieme nei mesi più duri della pandemia, continueremo a stare insieme con ciò che sappiamo fare meglio: rimettere al centro la persona, rilanciare la nostra comunità, in ogni scelta, in ogni nuovo progetto, in ogni nuova idea che oggi è già realtà. Sta qui il senso del nostro fare politica: la possibilità di cambiare le cose, di risolvere i problemi che da anni ci portiamo dietro, di migliorare la qualità della vita di ogni cittadino. E quindi sì, se sembra impossibile, allora si può fare. Per diventare ogni giorno, tutti i giorni, grandi insieme”.