Rischio sismico limitato a Capannori: i risultati dell’analisi realizzata dal Comune

L’assessore Del Chiaro: “L’obiettivo è garantire la sicurezza del patrimonio immobiliare esistente con i futuri interventi di recupero e ristrutturazione, e di conseguenza delle persone”
Il territorio di Capannori ha un rischio sismico limitato. È quanto emerge dagli studi per la definizione della microzonazione sismica di primo livello e, più di recente, per il secondo livello e dall’analisi delle Condizioni limite di emergenza realizzati dal Comune per pervenire alla realizzazione di un quadro conoscitivo di base sulla pericolosità sismica del proprio territorio e prevenire ingenti danni in caso di eventi sismici.
Un’attività di studio svolta dall’amministrazione comunale dopo che la Regione Toscana, in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009, ha attivato un programma di finanziamenti ai Comuni per sviluppare gli studi di microzonazione sismica per garantire la maggiore sicurezza delle persone e dei beni, mediante un insieme di interventi atti ad eliminare o ridurre il livello di rischio sismico nel territorio.
“Si tratta di un lavoro prezioso e di fondamentale importanza per conoscere nel dettaglio le caratteristiche del nostro territorio dal punto di vista sismico e, in particolare, le naturali attività del sottosuolo, e poter fare prevenzione in tema di futuri interventi edilizi – afferma l’assessore all’urbanistica Giordano Del Chiaro -. Sappiamo quanto sia importante avere un quadro aggiornato delle criticità naturali che ciascun territorio può presentare; lavoro ancor più significativo nell’ambito di un contesto climatico e ambientale in costante cambiamento. L’obiettivo è garantire la sicurezza del patrimonio immobiliare esistente con i futuri interventi di recupero e ristrutturazione, anche alla luce degli incentivi previsti dallo Stato, e di conseguenza delle persone. Una base di conoscenza che sarà posta a fondamento del nuovo piano strutturale intercomunale e della pianificazione urbanistica dei prossimi anni”.
Dagli studi è emerso che il territorio comunale si caratterizza per un rischio sismico limitato, con la dovuta attenzione da prestare a contesti, soprattutto collinari e pedecollinari, caratterizzati da movimenti franosi e, quindi, da una maggiore necessità di precauzioni in caso di interventi edilizi. Gli studi, condotti da una società geologica toscana, sono stati approvati dalla presidenza del consiglio dei ministri e dovranno essere recepiti all’interno del quadro conoscitivo degli strumenti urbanistici, al fine di poter quindi definire le condizioni di pericolosità sismica del territorio e la fattibilità delle previsioni urbanistiche, quindi saranno inseriti all’interno del prossimo Piano strutturale intercomunale. Questi studi non determinano condizioni di inedificabilità assoluta sulle aree a maggior grado di pericolosità sismica del territorio, ma determineranno elementi condizionanti le opere di ristrutturazione o nuova costruzione di immobili a seconda del diverso grado di classificazione sismica.