Capannori, aperti i battenti della nuova sede Spi-Cgil

26 ottobre 2021 | 15:44
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Il segretario provinciale Stefano Cortopassi: “Il nostro obiettivo è ascoltare tutti, in particolare le fasce più deboli”

Ascoltare, accogliere, dare risposte alla cittadinanza. Ma soprattutto alle fasce più deboli, che rischiano di rimanere indietro in un mondo in continuo cambiamento. Proprio per accompagnarle e stare loro vicino, nasce la nuova sede Spi Cgil a Capannori, inaugurata oggi (26 ottobre) alla presenza del sindaco Luca Menesini, il segretario generale della Ggil Lucca Rossano Rossi, i segretari provinciali Spi Cgil Roberto Cortopassi e Francesco Fontana e il segretario generale regionale dello Spi Cgil Alessio Gramolati. Insieme a loro i collaboratori volontari, gli attivisti dello Spi, i delegati e attivisti della Cgil e i tantissimi iscritti e non, fra cui la madre del sindacalista Massimo Matteoni, Anna Maria Tolomei che ha tagliato il nastro inaugurale. Al “Grande compagno” venuto a mancare più di un anno fa, sono stati intitolati i nuovi uffici di via del Popolo numero 16.

Finanziati dallo Spi regionale con il contributo dello Spi provinciale, gli uffici sostituiscono la vecchia sede nata nel 2005 sulla Via Romana. Una scelta dettata dalla necessità di locali più ampi e accoglienti, di potenziare i servizi e aumentare le risorse umane impiegate, per migliorare il legame con le persone, iscritte e non iscritte al sindacato dei pensionati e alla Cgil.

Diventare un punto di riferimento per tutti i 25000 abitanti della zona centrale e sud del Comune di Capannori e Porcari, è infatti l’obiettivo della nuova Spi Cgil di Capannori. La struttura sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12,30, per offrire supporto e dare risposte in particolar modo ai pensionati.

“Con il Covid le relazioni fra sindacato dei pensionati e gli utenti sono cambiate, per questo abbiamo scelto una nuova sede più ampia e accessibile a un maggior numero di persone – spiega il segretario provinciale Spi Cgil Roberto Cortopassi –. Il nostro obiettivo è ascoltare tutti, in particolare gli anziani spesso in difficoltà nell’utilizzo delle nuove tecnologie, entrate ancor più nella nostra vita con la pandemia.Da noi potranno avere un supporto anche in questa direzione. Vogliamo contribuire perché nessuno resti indietro in una realtà in continua trasformazione”.

Un’attività di consulenza che si affianca ai vari servizi offerti dagli uffici. Fra questi la stampa dei Cud o dell’Obis M, la ricostruzione delle pensioni, i ratei maturati e non riscossi per quanto riguarda i pensionati, e servizi di supporto burocratico per fisco, badanti, casa per gli utenti della forza lavoro.

Due giorni a settimana, ogni martedì mattina e pomeriggio e venerdì mattina sarà possibile recarsi all’ufficio del Caf, già presente nella vecchia sede. Nuovo invece, e per la prima volta presente su Capannori, è l’ufficio del patronato-Inca Cgil, aperto ogni martedì a partire dal prossimo 2 ottobre, dove si potranno trovare risposte sulle pratiche di pensione, reversibilità, invalidità civile, assegni al nucleo famigliare, disoccupazione e altro.

“Questa sede rappresenta un salto di qualità immenso, sia per la locazione e l’ampiezza, che per l’organizzazione interna – afferma il segretario provinciale Spi Cgil Francesco Fontana – Un salto necessario per accrescere i servizi, il rapporto con il territorio e con le persone, reso possibile dalla concertazione con il Comune di Capannori. Un comune aperto al dialogo, al confronto e alla collaborazione per costruire percorsi adeguati alla realtà del dopo Covid”.

“Sono qui anche per portare la solidarietà alla Cgil in un’occasione pubblica e sociale – dice il sindaco di Capannori Menesini -. Dobbiamo sviluppare gli anticorpi perché non ci siano più attacchi squadristi e fascisti. L’apertura di una sede Cgil è sempre importante, ma in questo momento e proprio per quanto accaduto sabato 16 ottobre a Roma, lo è ancora di più. È sempre importante – continua il sindaco – perché la Cgil è una realtà viva e dinamica che si proietta verso i cittadini, soprattutto in questa fase complicata della pandemia in cui bisogna sviluppare politiche di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze”.