Bartoli e Zappia (Lega): “Serve il Postamat a Colle di Compito”

Gli esponenti del Carroccio raccolgono le lamentele dei residenti
“Colle di Compito senza Postamat”: sale la rabbia dei residenti.
“E’ mai possibile che per prelevare contanti, in caso di necessità, si debba fare una fila lunga decine di minuti ed il pomeriggio, quando l’ufficio postale è chiuso, si sia costretti ad andare a Guamo, a Pieve San Paolo o addirittura a Bientina? Inoltre – si sono lamentati i residenti -durante l’attesa fuori dall’ufficio postale sia durante l’estate, che adesso che entriamo nell’inverno, Poste Italiane non ha minimamente provveduto ad installare un gazebo e qualche sedia per far accomodare gli anziani che, ovviamente, sono costretti ad eseguire le loro operazioni allo sportello”
Questo è quanto comunicato a Tommaso Bartoli, candidato della Lega a Capannori, qualche giorno fa da alcuni residenti del Compitese che erano in fila all’ufficio postale di Colle di Compito in attesa del loro turno. “L’ufficio postale in questione – continua Bartoli –potrebbe avere le caratteristiche necessarie per installare il Postamat, in quanto quello di Pieve di Compito è troppo piccolo. Obbligare i correntisti di Poste Italiane, residenti nelle frazioni compitesi, a doversi spostare anche di 20km tra andata e ritorno per un prelievo, è una totale mancanza di rispetto per i propri clienti; inoltre l’ufficio postale dispone fuori dalla struttura un’ampia zona lastricata dove un gazebo può essere comodamente montato ed accompagnato da alcune sedie”.
Bruno Zappia, consigliere comunale della Lega a Capannori, rincara la dose: “Ho parlato con Bartoli di questo grave problema, e ritengo che Poste Italiane debba subito intervenire per fornire un servizio completo a chi è già correntista e a quelli nuovi che verranno. Illustrerò il disservizio nei prossimi consigli comunali, chiedendo all’assessore interessato che si metta subito in contatto con Poste Italiane e faccia valere l’importanza del servizio Postamat in un’area come il Compitese e, ovviamente, che faccia installare un riparo e un numero adeguato di sedute”.