Il centro ippico San Martino a Fieracavalli Verona foto

Successo per il progetto d'inclusione destinato ai ragazzi con difficoltà psichiche e fisiche

Un appuntamento atteso e irrinunciabile per tutti coloro che gravitano intorno al mondo dell’equitazione e hanno fatto del cavallo una ragione di vita. È Fieracavalli Verona 2021, nata nel 1898 e divenuta nel 1950 manifestazione leader del panorama equestre internazionale, che richiama ogni anno da tutto il mondo, nel mese di novembre per due week-end migliaia di persone.

Dopo due anni di assenza a causa della pandemia, quest’anno la manifestazione è tornata più imponente che mai. Domenica e lunedì 7 e 8 e sabato e domenica 13 e 14 novembre, Verona ha visto di nuovo transitare trailer, auto e camper provenienti da ogni parte: i migliori cavalieri e le migliori amazzoni hanno affrontato gare di ogni tipo e specialità entusiasmando il pubblico presente, e gli esemplari di ogni razza e provenienza equina hanno effettuato spettacolari dimostrazioni delle loro performance. I visitatori hanno potuto ammirare quanto di più bello la natura equina ha regalato con i suoi esemplari.

A questo appuntamento non poteva mancare il centro ippico San Martino di Capannori che, con il suo staff e molti dei suoi cavalieri ha voluto essere presente. Il motivo della sua partecipazione, però non era soltanto quello di ammirare quanto esposto e applaudire i grandi cavalieri, bensì quello di far notare e conoscere, attraverso i progetto Tutti in sella nato lo scorso maggio, quanto il cavallo e con lui la sfera equestre, sia un grande mezzo per l’inclusione, la socializzazione  e anche il recupero di abilità e competenze di tutti quei soggetti che si trovano nella sfera della disabilità fisica o psichica o che motivi vari vivono in situazioni di disagio.

Con l’obiettivo quindi di richiamare l’attenzione sui vantaggi che il cavallo e il suo habitat producono sugli esseri umani in difficoltà, ha presentato sul palco premiazioni dell’arena Fise (Federazione italiana sport equestri), Kleo, una ragazza con sindrome di down.

Kleo  non ha mostrato alcuna reticenza sia nel raggiungere il palco, sia nel raccontare, al microfono di fronte agli intervistatori e ad un pubblico via via più numeroso, la sua vita nel maneggio nei tre giorni in cui è presente. Ha esposto chiaramente le mansioni affidatele (assistenza in segreterai, in campo durante le lezioni e in cucina nella club house) che ha svolto con senso del dovere e precisione. Alla domanda se le piace montare a cavallo, Kleo, senza indugio, ha risposto con un grane sorriso e in modo affermativo, specificando che le prossime lezioni imparerà anche il galoppo. Dopo l’intervista, sentito il sottofondo musicale, ha chiesto se poteva ballare, visto che la danza è una delle cose che insieme al cavallo e ai gran premi di motociclismo, ama di più.

Tutti i presenti, hanno accolto la sua richiesta con entusiasmo e, sulle note di un brano di Madonna, si è esibita con scioltezza rispettando tempi e ritmi. Una grande ovazione di pubblico ha concluso la sua esibizione.

Il team del centro ippico ritiene che questo piccolo spazio, che ha visto Kleo protagonista, così come lo sono tutti grandi campioni in gara, sia stato un momento veramente importante sia per gli organizzatori che per i presenti e, soprattutto, un momento di verifica degli interventi effettuati fino ad ora ed un monito a continuare su questa strada.

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