Polveri sottili, Picchi: “I dati confermano che i limiti ai caminetti non giovano”

Il coordinamento dei comitati: “La zona pullula di aziende e di impianti di cogenerazione mentre resta irrisolto il problema del traffico pesante”
Polveri sottili, il coordinamento dei comitati della Piana torna ad alzare la voce dopo i pessimi dati degli ultimi giorni e invoca soluzioni strutturali all’annoso problema. A farsi portavoce di queste richieste è Liano Picchi, che osserva: “La situazione dell’aria nella Piana si fa sempre più preoccupante, nell’ultimo mese i valori limite per le polveri sottili sono stati superati per ben 13 volte”.
“Ieri – prosegue – è stato il quarto giorno consecutivo che le pm10 si attestano intorno a 100, per poi superarle negli ultimi due, più del doppio di ciò che l’organizzazione mondiale della sanità ha indicato come valore limite per la protezione della salute umana. E quel che è peggio che anche le polveri 2,5, molto più fini e quindi più pericolose, sono abbondantemente oltre soglia”.
“Da anni l’Unione Europea ci chiede provvedimenti migliorativi e sanziona la Regione per l’inosservanza, così che finalmente quest’ultima si é decisa a indicare quali unici responsabili i ‘pericolosissimi’ caminetti a legna, proibendone l’accensione dal primo novembre al 31 marzo – ironizza Picchi -. La Piana pullula di camini industriali che emettono tonnellate di fumi ogni ora, decine di centrali di cogenerazione sprigionano residuati della combustione del metano, precursori delle polveri sottili, centinaia e centinaia di camion trasportano voluminose bobine di carta che potrebbero molto più ragionevolmente transitare su rotaie, ma l’unico provvedimento preso é stato quello di impedire l’accensione dei caminetti a legna”.
“Per una serie di logiche motivazioni che in un momento successivo ci riserviamo di dettagliare , abbiamo da sempre espresso forti perplessità sul fatto che la pessima qualità dell’aria possa realmente derivare dall’accensione di pochi caminetti – osserva -. Ora ci preme solo sottolineare che i risultati di questi giorni stanno clamorosamente smentendo la fondatezza di tale provvedimento, e per far nostra la frase di un bravo conduttore televisivo del passato, una domanda ci sorge spontanea, ora a chi daranno la colpa?”.