Latte San Ginese, ‘sì’ unanime del consiglio alle mozioni Pd e Lega: aperto il tavolo in Regione
Previsto un incontro con i vertici dell’azienda. Intanto prosegue l’agitazione
Sono state approvate all’unanimità dal consiglio regionale di ieri sera (9 febbraio) le due mozioni a firma Pd e Lega per salvare il Latte San Ginese.I due atti di indirizzo chiedono l’apertura di un tavolo di crisi e azioni tempestive per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Capannori della società cooperativa Arborea e il licenziamento collettivo di 26 lavoratori.
Tavolo che si è aperto già questa mattina (10 febbraio) alle 10 con il plauso dei sindacati Fai Cisl, Cgil e Uila Uil di Lucca che hanno apprezzato la vicinanza di tutti i livelli della politica e delle istituzioni. All’incontro hanno partecipato anche la vicepresidente regionale e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, il sindaco e presidente della Provincia Menesini e Roberto Guidotti per il Comune di Lucca.
Già nel pomeriggio potrebbe avvenire la riunione del tavolo con l’azienda, alla quale verranno chieste chiarezza e sincerità. “Ribadiamo – hanno detto i sindacati – che la prima tappa del percorso dovrà essere il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e degli strumenti di accompagnamento alla pensione per i lavoratori vicini a questo traguardo”.
“La Regione c’è e siamo convinti che anche in questo caso sia possibile, oltre che doveroso, difendere le 26 famiglie che rischiano il licenziamento e un modello di produzione radicato sul territorio, un marchio storico della storica azienda capannorese; abbiamo già convocato l’azienda – ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere Giani per lavoro e crisi aziendali -. Siamo vicini ai lavoratori e seguiremo questa vicenda con attenzione – ha assicurato l’assessora Saccardi -: cercheremo risposte dall’azienda ed esploreremo ogni possibilità per salvare i posti di lavoro”.
Nei testi firmati da Elisa Montemagni (Lega) e Mario Puppa (Pd), si manifestava infatti la “piena e totale solidarietà” ai lavoratori esortando la Giunta a porre in essere tutte le iniziative necessarie a scongiurare la cessazione dell’attività e a difendere il livello occupazione di “un’importante e storica realtà produttiva inserita in un territorio già provato da una difficile congiuntura economica e produttiva”.
“In casi come quello relativo al licenziamento di 26 dipendenti della San Ginese di Capannori – afferma Montemagni – è fondamentale la tempistica d’intervento e quindi, immediatamente, abbiamo redatto una mozione, poi approvata dall’aula, in cui chiediamo che la Regione si attivi, per quanto di sua diretta competenza, alfine di dare il suo fattivo contributo per un’auspicabile risoluzione positiva della problematica. Ci sono una trentina di famiglie in ansia ed è doveroso che le istituzioni facciano sentire la loro vicinanza ai lavoratori coinvolti, non solo manifestando solidarietà, ma agendo costruttivamente per far sì che queste persone non perdano il proprio posto di lavoro. Ci auguriamo, dunque che il tavolo regionale operativo in queste ore, possa essere di valido supporto nei confronti di chi è stato licenziato. Da parte nostra siamo pronti, qualora servisse, a interfacciarci col Mise, tramite il ministro Giorgetti”.
“Alcuni degli impegni previsti dalla mozione – spiegano i consiglieri Pd Puppa e Mercanti – sono già in essere, come dimostra il tavolo regionale già convocato per questa mattina. Auspichiamo che il voto del Consiglio regionale possa risultare utile a rendere più forte e coinvolgente questa battaglia, perché abbiamo bisogno di fare un lavoro di squadra, tra Regione, istituzioni locali e rappresentanze dei lavoratori e per spingere l’azienda a tornare sui propri passi. Un lavoro di squadra che in altre vertenze aziendali difficili ha dato buoni risultati e che speriamo possano ripetersi anche per i 26 dipendenti della San Ginese di Capannori”.
Una prima tappa importante, insomma, quella dell’incontro al tavolo di crisi in Regione. “L’azienda non deve chiudere, ci aspettiamo che i vertici responsabilmente a questo punto ritirino la procedura di licenziamento collettivo nei confronti dei 26 lavoratori – sottolinea Amedeo Sabato, segretario Fai Cisl Toscana Nord in prima linea stamani al tavolo di crisi in Regione -. E’ importante l’impegno che il vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi ci ha manifestato assumendosi l’incarico di convocare l’azienda al tavolo di crisi. Importante la presenza del consigliere con delega al lavoro Fabiani, del sindaco di Capannori e presidente della Provincia Menesini, del consigliere con delega al lavoro di Lucca Roberto Guidotti, e delle sigle sindacali, oltre alla solidarietà che ci è arrivata anche di tanti soggetti intervenuti in questa vicenda. A questo punto è auspicabile il coinvolgimento delle associazioni degli allevatori che insieme a tutti gli attori possono cercare la soluzione anche attraverso un soggetto esterno ad Arborea. Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori e, responsabilmente, lo sciopero lavorando: tutti indossano la fascia Io Bevo latte San Ginese, per sostenere un’importante campagna di solidarietà più diffusiva possibile”.
“Apprezziamo la vicinanza delle istituzioni – è la dichiarazione delle Rsu interne – e richiamiamo alla responsabilità sociale l’Arborea, anche in nome del cambio di denominazione “Benefit Corporate” che deve esprimere principi di equità: e l’apertura della procedura di licenziamento inviata 3 minuti dopo un incontro durato non più di 20 minuti tra azienda e sindacati non rispondono certo a questo requisito”.