Ad Altopascio lo sport fa rima con inclusione: parte il progetto “Insieme per educare”

16 febbraio 2022 | 17:22
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L’iniziativa coinvolgerà 150 beneficiari ed è rivolta a giovani studenti, soggetti fragili e over 60

Ad Altopascio lo sport fa rima con inclusione. Si alza il sipario su Insieme per educare, il progetto della cittadina del Tau che ha ottenuto un contributo di 15mila euro dal bando inclusione pubblicato nel 2021 da Sport e Salute, la società dello Stato costituita per la promozione dello sport sul territorio nazionale in collaborazione con la federazione e gli enti di promozione sportiva.

Un progetto di eccellenza per il territorio, che punta ad utilizzare lo sport come uno strumento di prevenzione, recupero e inclusione sociale.

L’iniziativa, nata dalle attività portate avanti in questi anni dalla società sportiva Tau Calcio, ha visto la partecipazione di vari soggetti partner: comune di Altopascio, istituto comprensivo di Altopascio, Tau Calcio, Academy Tau, Sporting Tau, Small Stars, Auser provincia di Lucca, Anffas. Una rete sociale composta da soggetti pubblici, associazioni sportive e soggetti del terzo settore che attiveranno percorsi inclusivi in ambito ludico-motorio finalizzato a favorire attraverso la pratica sportiva: la lotta contro la povertà educativa; l’inclusione di soggetti più fragili a rischio emarginazione; l’abbattimento delle barriere economiche, declinando concretamente il principio dello sport per tutti; sostegno all’empowerment femminile; stili di vita sani tra le diverse fasce della popolazione.

Il progetto Insieme per educare è stato presentato oggi (16 febbraio) con la presenza, tra gli altri, dell’assessora al sociale del comune di Altopascio Valentina Bernardini, il presidente del Tau Calcio Antonello Semplicioni, il presidente Auser Lucca e Academy Tau Stefano Rosellini, il dirigente dell’istituto comprensivo di Altopascio Dario Salti, il segretario di Sport e Salute Alessandro Viti.

Tau Calcio presentazione progetto

“Il progetto è molto bello e l’amministrazione comunale non può che essere orgogliosa – commenta Valentina Bernardini -. Un progetto di inclusione, una parola che include tantissime realtà sociali sul territorio, soprattutto su quello di Altopascio. Il comune è ben fiero di questo progetto. La promozione dell’attività sportiva per i ragazzi e per i bambini è fondamentale. Siamo fiduciosi che progetti come questo possano avere un ritorno rilevante sul territorio e l’augurio è quello che possa diventare un possibile modello di collaborazione tra istituzioni, terzo settore e mondo scolastico”.

“Siamo diventati un’eccellenza in Regione per quanto riguarda il settore giovanile – afferma Antonello Semplicioni -, e credo che una società come questa non possa tirarsi indietro dall’essere attenta a tutte le iniziative che parlano di inclusione. Vogliamo essere una società di eccellenza su ogni campo, Sarà un accrescimento per tutti. È un motivo di vanto organizzare questi progetti. Un pensiero che non è solo rivolto alla formazione di calciatori o alla vincita di qualche campionato, ama anche a doversi sentire bene con noi stessi”.

Il progetto “Insieme per educare”

Il progetto di Altopascio, Insieme per educare, si svilupperà per quasi tutto il 2022 (da marzo a fine dicembre) e prevede il coinvolgimento di circa 150 soggetti praticanti verso disciplina del calcio, attività ludico motoria di base, corsa campestre, oltre a momenti socializzanti sempre dedicati alla promozione dello sport. A partire dal mese di marzo, all’interno dell’istituto comprensivo di Altopascio, verranno attivati corsi di apprendimento multidisciplinare impostati sul gioco, per sviluppare le capacità motorie di base necessarie alla pratica sportiva e contemporaneamente avviare un percorso di socializzazione, confronto e condivisione delle regole di convivenza, attraverso un processo che metta al centro i più deboli.

Allo stadio di Altopascio inizieranno invece corsi di avviamento al calcio per soggetti fragili che manifestano disturbi relazionali/intellettivi grazie alla collaborazione con Anffas Lucca. A Badia Pozzeveri, invece, sono previsti percorsi di avviamento al calcio per bambini e bambine (fascia di età 5-10 anni) che provengano da situazioni familiari complicate, pertanto a rischio emarginazione e criminalità. I ragazzi saranno inseriti in un contesto inclusivo per favorire, attraverso il gioco e il rispetto delle regole, un percorso socializzante e formativo, per generare autostima e fiducia nelle proprie capacità.

Il progetto, infine, prevede un percorso motorio ad hoc per una serie di persone over 60, anche con osteoporosi, artrosi, o altre situazioni croniche che determinano limitazioni della mobilità.

Durante l’anno, inoltre, ai vari gruppi saranno proposti incontri con testimonial sportivi, in particolare nell’ambito paralimpico e su tematiche sociali fortemente inclusive come la violenza sulle donne, il fenomeno della tossicodipendenza e l’alcolismo nelle fasce più giovani. Gli incontri saranno aperti anche ai genitori, coinvolgendo anche il mondo delle istituzioni e delle associazioni del terzo settore.