Evento dei giovani commercialisti ad Artemisia, Fdi Capannori: “Ma la location è l’emblema del fallimento”

Martinelli (Fdi): “Fra i relatori degli incontri anche uno degli ultimi gestori del bar più volte chiuso e mai decollato. Serve una gestione nuova e più seria”
Fratelli d’Italia Capannori tramite il suo esponente Roberto Martinelli interviene sull’iniziativa promossa dall’Unione giovani commercialisti e dal Comune di Capannori che si terrà al Polo Culturale Artemisia durante il mese di marzo.
“L’idea – dice Martinelli – di organizzare un corso per i ragazzi che nonostante la congiuntura sfavorevole vogliono misurarsi con il mondo dell’imprenditoria è più che lodevole, peccato che la location scelta sia un emblema del fallimento imprenditoriale e organizzativo nel territorio capannorese e del comune di Capannori in primis. I partecipanti al seminario infatti saranno accolti dalla porta sbarrata del bar che si trova all’interno del Polo culturale Artemisia, bar che dal giorno della sua prima inaugurazione ha cambiato almeno 4 gestioni, che per vari motivi hanno avuto vita breve, l’ultima delle quali che ha visto finire la sua corsa prima della pandemia”.
“Buffo è anche notare che uno dei relatori che nell’ultimo dei cinque incontri in programma esporrà la sua esperienza imprenditoriale, è proprio uno dei tre ultimi gestori del bar di Artemisia. Gestione – ricorda Martinelli – iniziata nel gennaio 2017 con propositi di musica dal vivo, incontri culturali, prodotti a filiera corta e naufragata poco più di due anni, con gli ultimi mesi fatti di orari ridotti del bar, cibo scadente, frigoriferi sguarniti, sporcizia, abbandono e chiusa in anticipo sul termine del contratto proprio dal Comune dopo le molte proteste dei frequentatori del parco”.
“Un doppio scivolone quindi – conclude Martinelli – che vede ancora una volta protagonista il Comune di Capannori sempre pronto a presentare nuovi progetti ma incapace di vigilare sul loro corretto funzionamento, ma che speriamo possa portare ad una riqualificazione del parco e a trovare una nuova e più seria gestione del bar”.