Porcari piange la morte dell’artista Maiani: le sue opere vivono ancora nel cuore del paese



Dal 2002 al 2004 si dedicò ad affrescare alcune parti del cimitero di via Sbarra e la sala consiliare del municipio
È scomparso ieri (15 marzo), all’età di 72 anni, l’artista toscano Paolo Maiani. Dal 2002 al 2004 si dedicò ad affrescare alcune parti del cimitero di via Sbarra e la sala consiliare del municipio di Porcari. Un uomo che attraverso la propria sensibilità artistica ha conferito identità a due luoghi simbolo della comunità porcarese.
“Un artista non muore mai perché le sue opere continuano a raccontare, nel presente assoluto del qui e ora – ricorda il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari -. Ogni volta che qualcuno varcherà la soglia del palazzo comunale di Porcari potrà ritrovare Paolo Maiani alzando lo sguardo. I suoi personaggi ripercorrono la storia del nostro paese dalle origini all’attualità con il linguaggio universale e antico dell’arte figurativa. Una sorta di epica porcarese che ha qualificato lo spazio della democrazia cittadina”.
“Ma la sala consiliare – prosegue Fornaciari – non è l’unico ambiente che ha visto Maiani all’opera per Porcari. Suoi sono anche alcuni affreschi del cimitero comunale di via Sbarra: un luogo della memoria, intimo, accompagnato dalle immagini potenti e al tempo stesso discrete dipinte da Maiani: la creazione, Sodoma e Gomorra, la parabola dei talenti e quella delle dieci vergini, ma anche la deposizione, la resurrezione e la donna dell’Apocalisse. Immagini che accompagnano da quasi vent’anni le visite dei porcaresi ai propri cari defunti e che sono impresse nella quotidianità di molte famiglie. Per questo oggi voglio ringraziare, a nome di tutta la comunità che rappresento, Paolo Maiani”.
I funerali dell’artista si svolgeranno domani (17 marzo) a Pisa.