I sindacati accusano: “Rischi per la sicurezza alla ProGest di Altopascio”

Rsu e sigle si rivolgono all’Asl: “Tra cantieri e viabilità interna stravolta temiamo per l’incolumità dei lavoratori”
Cantieri all’interno dell’area dell’azienda che “hanno comportato dei cambiamenti tali da alterare le normali condizioni di lavoro e che stanno causando situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza degli operatori coinvolti, aumentando la probabilità di incidenti e danni alle cose e alle persone”. E’ questa la situazione descritta da Rsu, Rls e organizzazioni sindacali all’interno della ProGest di Altopascio, noto scatolificio con circa 150 dipendenti.
Le sigle, infatti, denunciano “un problema di sicurezza e salute nel luogo di lavoro” e in tal senso si sono recate al servizio prevenzione di Capannori della Asl a chiedere un intervento.
“Serve – si legge nella nota sottoscritta oltre che dalla Rsu da Slc-Cgil Fistel-Cisl e Uilcom-Uil – il ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno dello stabilimento, perché nonostante le diverse segnalazioni della Rsu/Rls, le problematiche esistenti all’interno dell’ambiente lavorativo non sono state risolte in modo soddisfacente. A nostro giudizio in alcuni casi la sottovalutazione dei problemi , ha causato situazioni che hanno reso impossibile proseguire il normale svolgimento dell’attività produttiva o ha messo a repentaglio l’incolumità delle persone”.
Le rimostranze dei sindacati riguardano anzitutto alcuni lavori: “All’interno dello stabilimento – sostengono le sigle -, ci sono diversi cantieri aperti, che hanno comportato dei cambiamenti tali da alterare le normali condizioni di lavoro e che stanno causando situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza degli operatori coinvolti, aumentando la probabilità di incidenti e danni alle cose e alle persone. La viabilità interna, di fatto, è stata stravolta e non ne è stata predisposta una provvisoria, per regolare la circolazione di uomini e mezzi, evitandone la promiscuità. Sono aumentati i carichi di lavoro e le persone non vengono mai sostituire. Nel magazzino, si è prodotta una sensibile riduzione degli spazi a disposizione necessari per le operazioni di movimentazione con i carrelli elevatori e la visibilità è fortemente diminuita, a causa dello stivaggio del cartone nelle corsie adibite al carico. La pavimentazione, sconnessa in più punti, aumenta l’instabilità dei carrelli e aumenta i disturbi avvertiti dagli operatori, che possono determinare un calo dell’attenzione. La mancanza di una manutenzione regolare sui mezzi ha comportato un mancato infortunio che solamente per un puro caso non ha prodotto un tragico epilogo. Questi sono alcuni degli esempi utilizzabili per fare un quadro delle criticità interne, che di fatto, però, interessano ogni reparto dello stabilimento. Non c’è disponibilità, da parte dei lavoratori, a sottostare a simili condizioni come è emerso con forza dalle assemblee tenutesi la scorsa settimana. La scelta di non considerare le richieste legittime dei lavoratori è ormai tipica di questa azienda, come è emerso anche nelle questioni organizzative e retributive. In ogni caso, qualsiasi sia la ragione non è accettabile che la gestione avvenga a discapito della sicurezza e della salute dei lavoratori. Peraltro, non è la prima volta che ci siamo trovati costretti a fare questa scelta”.
(La foto è d’archivio)