Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus

18 marzo 2022 | 12:16
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Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus
Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus
Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus
Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus
Porcari, in piazza Orsi un leccio e una targa per ricordare le vittime del coronavirus

Il sindaco Leonardo Fornaciari: “Porcari non dimentica neanche i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che hanno anteposto il bene pubblico ai loro affetti e al loro fisiologico bisogno di riposo”

A due anni dalla lunga fila di camion dell’esercito che, a Bergamo, trasportavano le bare delle vittime del coronavirus, Porcari sceglie di non dimenticare.

È con questo spirito che questa mattina (18 marzo) il sindaco Leonardo Fornaciari ha scoperto la targa della memoria e del ringraziamento a tutti gli operatori sanitari. È stata posta in piazza Felice Orsi, di fronte a un leccio piantato per l’occasione, simbolo di forza e resistenza. Un nuovo albero che crescerà ricordando tutte le persone che non hanno vinto la propria battaglia contro il Covid19 e lo spirito di sacrificio di medici, infermieri e tutti coloro che hanno fronteggiato la pandemia dalle corsie d’ospedale e sulle ambulanze. Presenti alla cerimonia di fronte al municipio anche il vicesindaco Franco Fanucchi, i familiari delle sedici vittime porcaresi e alcuni operatori sanitari, testimoni diretti dell’emergenza.

cerimonia porcari vittime covid

“Abbiamo voluto celebrare la seconda Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid-19 piantando un albero, per una sorta di contrappasso ideale. Così come il virus ha tolto il respiro alle persone – ha detto il sindaco – il leccio produrrà ossigeno. Porcari non dimentica: il dolore dell’isolamento, l’angoscia del contagio, lo smarrimento e l’impotenza di fronte a questo nemico invisibile. Porcari non dimentica la solitudine di chi è morto senza un’ultima carezza dei propri cari, né le difficoltà sociali ed economiche che la pandemia ha generato. Ma soprattutto Porcari non dimentica i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che hanno anteposto il bene pubblico ai loro affetti e al loro fisiologico bisogno di riposo. Grazie per aver svolto la professione come una missione irrinunciabile. Guardiamo all’emergenza, oggi, con la fiducia in un progressivo ritorno alla normalità, sottolineato anche dall’allentamento delle misure di contenimento dei contagi. Ma facciamo tesoro, come comunità, del tempo vissuto insieme e delle reti di solidarietà che si sono attivate, perché il 18 marzo sia un giorno non solo di memoria, ma anche di gratitudine”.

Il sindaco ha quindi scandito i nomi delle sedici persone di Porcari che hanno perso la vita a causa del Covid-19: Ivo, Germana, Dino, Leonida, Sabatina Sara, Giuseppe, Lina, Alfio, Rapik, Angelo, Cesare, Enza, Emanuela, Mario, Massimo e Umberto.