Assistenza socio-sanitaria, gli operatori fanno squadra a San Leonardo in Treponzio

6 aprile 2022 | 12:52
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Assistenza socio-sanitaria, gli operatori fanno squadra a San Leonardo in Treponzio

Alla Casa della salute l’incontro per rafforzare la collaborazione tra parti sul territorio

Favorire la conoscenza reciproca e lo scambio continuo di informazioni sulle attività e sui percorsi tra i professionisti che operano nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria territoriale, per rendere i servizi sempre più adeguati alle esigenze dei cittadini dell’area Capannori sud.

Era questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi nella sede della Casa della salute di San Leonardo in Treponzio, organizzato dal responsabile dell’unità funzionale cure primarie della zona distretto Piana di Lucca Marco Farnè in accordo con la dirigente dei servizi sociali del Comune di Capannori Elisabetta Luporini.

“E’ stato un primo incontro – spiega il dottor Farnè – con i professionisti impegnati nei servizi dell’ambito dell’assistenza primaria e socio-sanitaria, sia quelli già attivi che quelli di prossima attivazione, per la popolazione dell’area sud del Comune di Capannori. Ci ha permesso di ‘fare la conoscenza’ dei colleghi e tra colleghi e di dare un volto alle varie figure, con ruoli e professionalità certamente differenti ma complementari, dedicati ad aspetti diversi del complesso mondo dell’assistenza socio-sanitaria territoriale, attivi sullo stesso territorio, per un gruppo specifico di cittadini. Siamo infatti convinti che questo possa determinare un migliore utilizzo dei servizi, sia in termini di appropriatezza che di rispetto per il lavoro che quotidianamente i professionisti della salute portano avanti con passione e competenza”.

“In questa parte del territorio della Piana di Lucca, la struttura di San Leonardo rappresenta da molti anni un centro sanitario che nel tempo, grazie alla collaborazione tra Azienda sanitaria e Comune di Capannori, oltre al Centro territoriale per la riabilitazione e il recupero funzionale, ha visto lo sviluppo dei propri servizi di assistenza primaria, partendo dall’attività della medicina generale per arrivare a essere una vera e propria Casa della Salute grazie alla presenza di infermieri di famiglia, di assistenti sociali e di medici specialisti – prosegue Farnè -. Per questi professionisti, essere operativi nell’ambito della Casa della Salute significa poter sviluppare un metodo che in tanti ambiti si è dimostrato vincente: il lavoro di squadra. Infatti in sanità l’attività in team si realizza tipicamente in ambito ospedaliero, nei reparti, nei servizi di alta diagnostica, nelle sale operatorie. Anche nel territorio, dove i servizi sono erogati prevalentemente negli ambulatori e a domicilio, il fatto di avere una ‘casa’ comune di riferimento, la Casa della Salute o di Comunità, appunto, rappresenta un elemento che può facilitare questa modalità di lavorare insieme, in modo integrato, a beneficio dei pazienti, degli assistiti e degli operatori stessi”.

Hanno partecipato all’incontro e hanno illustrato la loro attività: tre medici di medicina generale, in rappresentanza dei professionisti appartenenti alla medicina di gruppo di San Leonardo (tra cui Silvia Begliuomini, coordinatrice dell’aggregazione funzionale territoriale – Aft Capannori di cui la medicina di gruppo di San Leonardo fa parte); tre dei quattro infermieri di famiglia assegnati all’area Capannori sud – era presente anche Massimiliano Cortopassi, coordinatore degli infermieri di famiglia e di comunità dell’ambito territoriale orientale della Piana di Lucca (Aft Capannori e Aft La Francigena, corrispondenti ai territori dei comuni di Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio e Villa Basilica);  due assistenti sociali del Comune di Capannori, tra cui la referente area anziani Carla Marchiò, e due assistenti sociali dell’azienda sanitaria impegnate nei percorsi assistenziali per i non autosufficienti (presente anche Fabiana Orsi, responsabile dell’unità funzionale assistenza sociale della zona distretto Piana di Lucca); un medico specialista in ortopedia dell’Azienda sanitaria che effettua attività ambulatoriale nella struttura; l’infermiera che gestisce il punto di accoglienza ed informativo e l’operatrice amministrativa dello sportello Cup.

Grazie alla strategia di conoscenza e scambio continuo di informazioni, si potenzia il ruolo dei singoli operatori, perché nel fornire l’informazione corretta e nel sapere quali percorsi intraprendere, medici, infermieri e assistenti sociali e amministrativi possono assicurare la migliore assistenza possibile con i mezzi a disposizione, dalla semplice prenotazione di una visita medica al Cup agli interventi di assistenza domiciliare a favore dei pazienti più complessi. Proprio per questi pazienti più fragili, il nucleo degli infermieri di famiglia e di comunità, che ha come base proprio la Casa della Salute di San Leonardo, copre con i suoi servizi tutta l’area sud di Capannori, estendendosi dal compitese verso nord fino alle frazioni di San Ginese, Carraia, Santa Margherita, Pieve San Paolo, Toringo e Verciano.

“Con questo confronto – chiude il dottor Farnè – vorremmo avviare un percorso di crescita e di miglioramento dei servizi alla popolazione, anche secondo le indicazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza.  Si è trattato infatti di un importante momento di aggregazione, preliminare a un percorso di collaborazione volto a migliorare la qualità dell’assistenza nel territorio di Capannori”.