Montecarlo e Karltšejn, si festeggiano 20 anni di gemellaggio

18 aprile 2022 | 17:40
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Montecarlo e Karltšejn, si festeggiano 20 anni di gemellaggio

In paese ospiti i bambini della scuola della città gemella

Il 13 luglio 2002 il sindaco di Montecarlo Giuseppe Pieretti e il sindaco di Karltšejn (Repubblica Ceca) Miroslav Ureš firmarono il giuramento di Fraternità Europea alla presenza dei cittadini di Montecarlo, degli amministratori locali, del Coordinatore della Consulta dei Gemellaggi, Lio Casini, e di una significativa rappresentanza di cittadini di Karlštejn.

La sottoscrizione del giuramento di fraternità europea era stata preceduta da una lunga serie di contatti che ebbe inizio già nel 1966 in occasione del Convegno di studi su Montecarlo a cui parteciparono personaggi di alto livello culturale e sociale di Montecarlo e della Cecoslovacchia, tra cui il primate del clero Josef Beran. Da allora le due amministrazioni hanno intrattenuto rapporti talora sporadici, comunque mai interrotti, fino alla firma del documento che lega le due cittadine in un rapporto di collaborazione e di fratellanza.

Dopo venti anni Montecarlo vuole celebrare questa ricorrenza con le generazioni a cui affidare il testimone per il futuro dell’Europa e si appresta a rinsaldare questo legame ospitando, dal 21 al 25 aprile, i bambini dalla scuola elementare di Karlštejn con le loro insegnanti e la direttrice.

Il 22 aprile i bambini si incontreranno con i loro coetanei dell’istituto Comprensivo e con loro trascorreranno buona parte della giornata.

La sera dello stesso giorno, in un locale di Montecarlo, il sindaco Federico Carrara, alla presenza di membri dell’amministrazione, del Comitato per i Gemellaggi e dei membri dell’amministrazione che nel 2002 furono artefici e testimoni della firma del gemellaggio, confermerà il patto.

Questo incontro fa seguito al viaggio, nel mese di novembre 2019, di in gruppo di adolescenti dell’Istituto Comprensivo di Montecarlo che hanno voluto portare agli amici di Karlštejn, con i loro strumenti e le loro voci, il frutto di ricerche sulla musica rinascimentale europea.

“Dopo quella data i contatti sono continuati con molta frequenza ma a distanza e fino ad oggi non è stato possibile organizzare un incontro che prevedesse lo spostamento di un gruppo numeroso di persone come veniva fatto in precedenza quasi annualmente – spiegano dall’amministrazione comunale -. Così auspichiamo che sia l’inizio di una nuova serie di scambi reciproci non più impediti da circostanze esterne alla volontà delle popolazioni”.