Zappia (Lega): “Assurdo in via Pieraccini: prima l’asfalto poi le fognature”

Il consigliere comunale: “L’amministrazione fa i lavori al contrario”
“In comune lavorano al contrario. Prima asfaltano e poi fanno le fognature”. A sostenerlo è il consigliere della Lega di Capannori, Bruno Zappia.
“Circa otto mesi fa – spiega Zappia – via Pieraccini, parallela di via Martiri Lunatesi, è stata oggetto di una importante asfaltatura per qualche chilometro nonostante sul territorio comunale vi fossero, e tutt’ora vi sono, strade in condizioni pari a mulattiere in cui abitano anche persone disabili. Tuttavia recentemente, in questa strada, sono stati avviati i lavori per la posa della fognatura“.
“Io mi chiedo chi è quell’incapace che autorizza la spesa di denari pubblici per l’asfaltatura e poi, dopo 8 mesi, avvia la realizzazione della fognatura che – aggiunge Zappia -, tra l’altro, era già inserita nel piano programmatico triennale dei lavori pubblici, quindi già era saputo che l’intervento sarebbe stato fatto”.
“Sono passato in questi giorni – continua Zappia – a vedere l’orribile toppa di asfalto che corre lungo la strada, e veramente trovo difficoltà a capire come si possa lavorare al contrario, nonché posare nuovo asfalto senza curare il livellamento con quello esistente, creando disagio alla guida di autovetture ma soprattutto obbligando chi la percorre con mezzi a due ruote, a posizionarsi in punti inidonei della corsia, con i problemi ed i rischi che questo comporta. In altri Paesi europei le toppe di asfalto vengono perfettamente livellate con l’asfalto già esistente senza creare pericolo alcuno per gli utenti della strada; qui, invece, tutto viene fatto in maniera approssimativa. Fossi io l’assessore ai lavori pubblici andrei a controllare il calendario degli interventi per evitare ingiustificabili sprechi come questo, nonché verificare che le ditte appaltate abbiano effettuato il lavoro a regola d’arte ed imporre che i lavori precisi diventino la prassi. Ancora una volta invito i cittadini capannoresi ad aprire gli occhi, e a rendersi conto di chi e cosa dovranno sopportare per i prossimi due anni fino alle elezioni comunali del 2024″.