Lammari, Angelini (Pd): “Rimuovere silos e tettoie in eternit dell’ex azienda Riccomini”

25 maggio 2022 | 12:07
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Lammari, Angelini (Pd): “Rimuovere silos e tettoie in eternit dell’ex azienda Riccomini”

Il consigliere presenta un’interrogazione al primo cittadino: “I materiali si stanno progressivamente sgretolando destando preoccupazione nelle famiglie residenti”

“Rimuovere i vecchi silos e le tettoie eternit dell’ex centro di raccolta oli e batterie esauste a Lammari”. A chiederlo è il consigliere comunale del Partito democratico Guido Angelini che sul tema ha presentato un’interrogazione al primo cittadino di Capannori.

“In via Traversa permane un sito dismesso per la raccolta degli oli usati e batterie esauste, gestito, a suo tempo, dall’azienda Riccomini che
ormai da diversi anni è chiusa e in stato di fallimento – si legge nel testo -. L’area successivamente è stata messa per un periodo sotto sequestro a seguito delle diverse segnalazioni ed interrogazioni. I vigili urbani di Capannori e l’Arpat hanno fatto diversi sopralluoghi, accertato lo stato della situazione e imposto una serie di interventi volti a sanare lo stato di pericolo per la presenza di materiali
potenzialmente inquinanti trattati durante l’attività e lasciati per lungo tempo in uno stato di totale abbandono. Tuttavia l’area artigianale rimane fortemente degradata , le tettoie di eternit e amianto malamente ricoperte si stanno progressivamente sgretolando destando preoccupazione nelle famiglie residenti in prossimità del sito per la volatilizzazione continua in aria di quelle componenti particolarmente dannose per la salute”.

“I silos, oltre a rappresentare una bruttura indicibile, sono sempre più ricoperti di ruggine e non sappiamo se contengono reflui o contaminazioni ancora pericolosi – prosegue -. Vorrei quindi sapere dal primo cittadino se i silos , che versano in uno stato elevato di degrado, possano generare dei pericoli, se il sito non presenta pericoli di inquinamento del terreno dovuto alla precedente attività, se l’area sia stata messa in sicurezza nel rispetto della normativa ambientale vigente e se non si ritenga opportuno emettere un’ordinanza per la rimozione delle tettoie in eternit e per lo smantellamento, dopo anni di inattività, dei 5 silos“.