Caruso: “Capannori, un ok tardivo al regolamento di contabilità”

Il consigliere comunale di opposizione: “Un’occasione persa la bocciatura degli emendamenti della Lega”
“Il consiglio comunale di Capannori con un ritardo di sette anni ha approvato il regolamento di contabilità ispirato ai principi della contabilità armonizzata sotto i distinti ma complementari aspetti della gestione finanziaria economica e patrimoniale. Meglio tardi che mai”. E’ il commento del consigliere comunale della Lega Domenico Caruso, secondo cui si tratta di “un adempimento non certo di scarsa importanza – sottolinea – giacché l’adozione del regolamento di contabilità è previsto dall’articolo 152 del Tuel per disciplinare le procedure contabili che il Comune è tenuto ad osservare e per stabilire norme di collegamento delle scritture contabili pubbliche con quelle fiscali con specifico riferimento all’Iva e agli adempimenti che il Comune ha come sostituto d’imposta”.
“Non a caso – spiega Caruso – l’articolo 19 ter del Dpr 633/1972 subordina a determinati adempimenti la detraibilità dell’Iva sulle operazioni passive relative all’attività commerciale posta in essere dal Comune così come deve essere disciplinato il metodo per la determinazione dell’Iva relativamente agli acquisti che si riferiscono a beni e servizi ad utilizzo promiscuo per l’attività istituzionale e a domanda individuale dell’ente”.
“La materia dell’Iva – afferma Caruso -, non è affatto estranea al regolamento di contabilità così come erroneamente affermato dai consiglieri di maggioranza tanto è vero che il gruppo Lega ha presentato emendamenti aggiuntivi con riferimento alla disciplina di dettaglio delle registrazioni contabili Iva, al reverse charge, allo split payment al fine di assicurare l’omogeneità delle procedure contabili adottate e per ovviare ad alcune carenze della bozza di regolamento che nulla prevedeva per l’importante materia dell’Iva”.
“Purtroppo – afferma Caruso -, le modifiche proposte dalla Lega sono state bocciate dalla maggioranza di sinistra e non abbiamo capito perché pur trattandosi di emendamenti perfettamente legittimi (così come riconosciuto dai pareri degli organismi tecnici) i cui contenuti erano stati mutuati dai documenti di prassi della massima autorità fiscale italiana ovvero l’Agenzia delle entrate le cui pronunce sono vincolanti per ogni ente pubblico fatta eccezione, lo abbiamo appreso ieri, per i consiglieri di maggioranza del Pd. Purtroppo contro la protervia di taluno non è possibile fare alcunché. Quella stessa protervia che ha impedito l’esame della proposta di deliberazione avente ad oggetto il regolamento di contabilità presentata nel 2015 da Simone Lunardi, un consigliere estremamente competente, serio e stimato da tutti. Se avessero prestato la dovuta attenzione al consigliere Lunardi non avremmo aspettato sette anni per adempiere all’adozione del regolamento di contabilità”.