Festa dell’aria 2022, i comitati ambientali della piana: “Ci costringete a sopportare un rumore assordante”

3 settembre 2022 | 11:49
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Festa dell’aria 2022, i comitati ambientali della piana: “Ci costringete a sopportare un rumore assordante”

Il coordinamento: “Uno scandalo bruciare per divertimento migliaia di litri di carburante riversandoli sulle teste dei cittadini”

“Grazie sindaco Menesini, grazie assessore all’ambiente e al turismo per questi tre giorni di incubo che anche quest’anno ci avete regalato”.

A parlare è il coordinamento dei comitati ambientali di Tassignano, Paganico, Colognora, Capannori in merito alla Festa dell’aria 2022 in svolgimento oggi (sabato 3 settembre) e domani (domenica 4 settembre), che prosegue: “Quella che voi chiamate festa dell’aria altro non è che rumore assordante e inquinamento ambientale, aver dislocato su due aree diverse, ma a poche centinaia di metri in linea d’aria, le mongolfiere e le esibizioni di volo acrobatico corrispondono in maniera esemplare alle due facce che contemporaneamente coltivate”.

“Una pubblica fatta di attenzione all’ambiente – spiega il comitato -, di comportamenti studiati per dimostrare il vostro volto green, l’altra, quella che vorreste disconoscere, ma che in realtà finisce per appartenervi ed emergere ogni qualvolta si va oltre le forma e la prima facciata. Per tre giorni, se il meteo non ci grazierà, ci costringerete a sopportare un rumore assordante di alcuni signori che grazie ai loro passatempi danarosi si possono permettere di imporre a migliaia di cittadini inermi”.

“Vi siete mai posti il problema che dentro le abitazioni violate dal rumore possono esserci anche malati che dovrebbero riposare? Operai che la notte lavorano ed il giorno dovrebbero ritemprarsi? E gli sfortunati turisti che sono venuti a riposare sulle nostre colline in questi giorni pensate veramente che torneranno a casa felici e ci faranno una bella pubblicità? E’ comunque uno scandalo permettere tutto questo nella piana dove addirittura si impedisce di accendere un solo caminetto perché a rischio polveri sottili.

“Ma una vergogna – conclude – soprattutto perché nel momento massimo della crisi energetica, dove ad ogni famiglia si chiedono risparmi e sacrifici, si permettano di bruciare per divertimento migliaia di litri di carburante riversandoli sulle teste dei poveri cittadini inermi che abitano la vallata”.