Accorpamento di due classi ad Altopascio, “salta” per protesta il primo giorno di scuola: “Non c’è sicurezza”

14 settembre 2022 | 17:30
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Accorpamento di due classi ad Altopascio, “salta” per protesta il primo giorno di scuola: “Non c’è sicurezza”

Genitori della scuola elementare Giovanni Pascoli in rivolta: “Così si crea una classe pollaio da 27 alunni con due bimbi disabili seguiti da due insegnanti di sostegno. Non si tutelano i bambini e il loro diritto all’istruzione”

Tra tagli di docenti e accorpamenti di classi il nuovo anno scolastico in provincia di Lucca parte all’insegna dei malumori. La protesta, in vista dell’imminente suono della prima campanella fissato per domani (15 settembre) sale anche ad Altopascio, dove alcuni genitori stanno “lottando” per risolvere una situazione che, come ci tengono a sottolineare, è diventata “insostenibile, contro i parametri di sicurezza e che non tutela in alcun modo gli alunni”. E domani, per protesta, i banchi di una classe resteranno vuoti.

Ma facciamo un passo indietro per capire meglio la questione. A causa del taglio del personale, due classi quarte della scuola elementare Giovanni Pascoli quest’anno verranno (ri)accorpate creando di fatto una “classe pollaio” di 27 alunni. A questo si aggiunge un’altra problematica: la classe, allo stato attuale dei fatti, verrebbe composta da due alunni disabili seguiti da due insegnanti di sostegno. Due anni fa però, a causa delle normative Covid, le due classi erano state divise: un biennio con sezioni meno numerose, quindi, e un alunno disabile per classe. “Uno di questi è stato iscritto proprio lo scorso anno – dichiarano i genitori -, in un contesto ben diverso da quello attuale”.

Adesso, come affermano i genitori, si è venuta a creare una situazione insostenibile: “Un anno in queste condizioni non è accettabile – affermano -, serve trovare una soluzione. Noi, purtroppo, abbiamo appreso questa situazione solamente a pochi giorni dall’inizio della scuola e per giunta da fonti esterne, non attraverso riunioni ufficiali. Abbiamo incontrato il dirigente scolastico soltanto nella giornata di lunedì (12 settembre) che sostanzialmente ci ha riferito l’impossibilità di trovare altre soluzioni a causa della mancanza di personale. Ma la soluzione proposta è inaccettabile: così si crea una classe pollaio e non viene garantita la sicurezza dei nostri figli e delle insegnanti. Non si tutelano i bambini e il loro diritto all’istruzione. Sul tema della capienza delle aule, inoltre, ricordiamo che il decreto ministeriale del 1975 prevede che il rapporto alunni-superficie sia di 1,80 metri quadri per alunno. Un dato che non verrebbe rispettato. Attualmente non sappiamo nemmeno quale aula verrà scelta per ospitare la sezione accorpata. Lo ribadiamo con forza: siamo preoccupati e pretendiamo la massima sicurezza per i nostri figli”.

Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Altopascio, Dario Salti, fa luce sulla situazione: “Per comprendere al meglio il caso riguardante l’accorpamento delle classi quarte della scuola primaria Giovanni Pascoli è necessario chiarire la questione fin dal principio. Con il mio operato, grazie al personale Covid, sono riuscito a dividere questa classe in due sezioni per due anni. Quest’anno, a causa della fine dell’emergenza sanitaria e del successivo taglio del personale, siamo stati costretti a riaccorparla. Purtroppo, al momento, non ci sono altre soluzioni: non c’è personale. Ho interloquito più volte con i genitori”.

I genitori però contestano un’altra questione: la classe “incriminata” è nata con 27 alunni fin dalla prima, ma poi, come già detto, è stata divisa grazie alle normative Covid. “L’anno scorso però – ribadiscono i genitori – è stata presa una nuova bambina nonostante il già elevato numero di alunni di una classe che si sapeva che sarebbe tornata ad essere riaccorpata. Noi contestiamo questa decisione: con la fine dell’emergenza Covid, infatti, le due classi adesso si riaccorpano e si crea una situazione di disagio. E chi ci rimette sono solo i bimbi, specialmente quelli più fragili”.

Le famiglie chiedono a gran voce una soluzione: “Abbiamo chiesto un incontro al provveditorato, ma purtroppo non ci è arrivata alcuna risposta. Noi non ci stiamo e andiamo avanti: abbiamo avviato le pratiche legali per tutelare i diritti dei nostri bambini. Intanto annunciamo già un primo sciopero per la giornata di domani. I nostri bambini non entreranno a scuola”.

Il sindaco Sara D’Ambrosio – insieme al dirigente scolastico Dario Salti -, è bene ricordarlo, si è attivato fin da giugno – scrivendo alla responsabile dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi, e all’ufficio scolastico regionale – per risolvere la preoccupante situazione: “Ci siamo mossi nei mesi scorsi e continueremo a farlo ora per pretendere insegnanti a sufficienza per le nostre scuole e quindi classi con un numero adeguato di studenti – sottolinea il primo cittadino -. Quella che stiamo vivendo oltre a essere una situazione preoccupante, è anche del tutto inaccettabile: Altopascio ha una popolazione molto giovane e una numerosa popolazione scolastica, qui si registra un tasso di immigrazione, rispetto al numero degli abitanti, più alto della media provinciale. La scuola e il lavoro degli insegnanti sono fondamentali sempre, qui, nel nostro paese, lo sono ancora di più. Se non si capisce che il nostro paese non è come tutti gli altri, ma ha una composizione sociale e quindi scolastica più complessa, si va da poche parti. Questo è ciò che abbiamo cercato di far capire a tutti i livelli istituzionali, a partire dall’ufficio scolastico provinciale. Abbiamo bisogno di insegnanti per sdoppiare le classi quarte e consentire ai ragazzi di studiare e apprendere in ambienti adeguati, accoglienti, capaci di seguire ogni difficoltà e valorizzare ogni particolarità. Purtroppo sul numero degli insegnanti il Comune non può niente, ma continueremo a farci sentire e a mettere in campo ogni azione possibile. Ci tengo però a sottolineare una cosa: con Donatella Buonriposi il dialogo è costante anche per cercare di risolvere questa problematica ed è doveroso ringraziarla”.

Rischio taglio delle classi ad Altopascio, sindaco e dirigente scolastico scrivono all’Ust

Una situazione surreale che non finisce qui: il comune di Altopascio, infatti, ha investito sulle scuole del territorio per allestire nuovi e moderni spazi. Ma alcune stanze, a causa della mancanza di personale, quest’anno rischiano di restare vuote: “In questi anni col Covid abbiamo aumentato gli spazi per la sicurezza di tutti: quindi le nostre scuole hanno aule a sufficienza per accogliere anche più classi – sottolinea Sara D’Ambrosio -. Oggi questi investimenti vengono meno, nonostante il numero degli iscritti sia cresciuto: è un paradosso che va superato al più presto. Ecco perché abbiamo estremo bisogno che le istituzioni ci ascoltino e rispondano al nostro appello”.