Classe accorpata ad Altopascio, sciopero ad oltranza dei genitori: “Così i nostri figli non entrano a scuola”

16 settembre 2022 | 10:27
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Classe accorpata ad Altopascio, sciopero ad oltranza dei genitori: “Così i nostri figli non entrano a scuola”

Non si placa la protesta: “Non ci fermiamo e continuiamo a lottare per i diritti dei bimbi. Va trovata una soluzione”

Un’altra mattinata con i banchi vuoti. Prosegue senza sosta la protesta dei genitori di una classe quarta della scuola elementare Giovanni Pascoli di Altopascio che, dopo lo sciopero di ieri (15 settembre) in occasione del suono della prima campanella, hanno deciso nuovamente di non far entrare i propri figli a scuola per il secondo giorno consecutivo.

Classe accorpata ad Altopascio, sale la protesta: i genitori non fanno entrare i figli a scuola

Uno sciopero ad oltranza, quindi. Il motivo? L’accorpamento di due sezioni che di fatto va a creare una “classe pollaio” da 27 alunni (di cui due disabili e seguiti da due insegnanti di sostegno). I genitori stanno portando avanti la propria battaglia per risolvere una situazione che, come ci tengono a sottolineare, è diventata “insostenibile, contro i parametri di sicurezza e che non tutela in alcun modo gli alunni”. In classe, questa mattina, sono entrati solamente i due bambini disabili, che così avranno modo di conoscere le rispettive insegnanti di sostegno in tranquillità.

Ieri i genitori, in protesta davanti alla scuola, hanno incontrato e discusso con le istituzioni, ma la loro lotta va avanti: “Lo ripetiamo, un anno in queste condizioni è inaccettabile – affermano -. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposte rassicuranti, non ci sono garanzie e i nostri figli non entreranno a scuola finché non verrà trovata una soluzione. Con l’accorpamento delle due sezioni si crea una classe pollaio e non viene garantita la sicurezza dei nostri figli e delle insegnanti. Non si tutelano i bambini e il loro diritto all’istruzione. Sul tema della capienza delle aule, inoltre, ricordiamo che il decreto ministeriale del 1975 prevede che il rapporto alunni-superficie sia di 1,80 metri quadri per alunno. Un dato che non verrebbe rispettato. È triste constatare che questa società non investe sul futuro, è inaccettabile che non ci siano insegnanti: con i tagli alla scuola ci rimettono solo i bambini. Ma noi non ci fermiamo e continueremo a lottare per i diritti dei nostri figli”.

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Una possibile soluzione per risolvere la delicata situazione potrebbe essere quella di “sfruttare” le insegnanti di sostegno assegnate per riuscire nuovamente a sdoppiare la classe. Una strada percorribile? È ancora tutto da verificare. Intanto prosegue lo sciopero dei genitori: “Abbiamo avvisato preventivamente scuola e Comune che la nostra iniziativa per la tutela dei nostri bambini (lo sciopero ndr) sarebbe andata avanti anche nella giornata di oggi – precisano -. L’amministrazione comunale è al nostro fianco e la ringraziamo, adesso ci aspettiamo risposte dal mondo della scuola. Noi non ci stiamo e andiamo avanti: abbiamo anche avviato le pratiche legali per tutelare i diritti dei nostri bambini”.

Lunedì (19 settembre) i genitori incontreranno la responsabile dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi.