I comitati ambientali della Piana: “Lo smog? Colpa delle aziende, non dei caminetti”

Picchi: “Quelle dei sindaci contro l’ordinanza sono lacrime di coccodrillo”
Le proteste dei sindaci della Piana di fronte allo stop ai caminetti accessi? “Lacrime di coccodrillo”, secondo Liano Picchi del coordinamento dei comitati ambientali della Piana di Lucca: “Da anni sosteniamo che è falso attribuire la maggior parte dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili ai caminetti, ben altre sono le fonti principali e lo sanno bene Regione e gli stessi sindaci della Piana”.
“Nessuno vuol negare l’apporto della combustione delle biomasse – prosegue – ma basta salire su di una collinetta per vedere le enormi fumane che si sprigionano dalle numerose aziende del cartario e capire le reali proporzioni del problema. Per non parlare dei cogeneratori a metano. A breve renderemo pubblici dati non ancora conosciuti che contribuiranno a spiegare le vere ragioni della pessima qualità dell’aria nella piana lucchese. La Regione stessa con la Pac d’area 2019-2021 aveva previsto la necessità di ‘accordi volontari per la riduzione delle emissioni del distretto produttivo cartario’. Poi niente ha fatto in merito ed ha deciso che non sono più necessari, perché meglio orientarsi verso l’impatto del riscaldamento domestico”.
“Per anni però – prosegue Picchi – anche i sindaci della Piana si sono limitati a dare le colpe alle famiglie, a recepire senza fiatare le direttive regionali e ad emettere le ordinanze che ne vietavano l’accensione, senza per altro risolvere il problema, che invece ha continuato ad aggravarsi. Vi chiederete allora quali sono le ragioni che ora li spinge a cambiare opinione e ad ergersi quali improbabili e tardivi paladini della popolazione vessata? Una, il rialzo dei prezzi del gas che sta mettendo in crisi le famiglie e rendendo i cittadini sempre meno disposti a subire passivamente inique imposizioni ben poco condivise e comprensibili. L’altra, ben più pressante e che i sindaci non riescono assolutamente a digerire, è la disposizione regionale che li incarica dell’effettivo controllo sul territorio e li responsabilizza dell’applicazione dell’ordinanza che essi stessi hanno fin ora condiviso ed emanato. Troppo comodo fare i passacarte ed emettere ordinanze lavandosene le mani alla Ponzio Pilato, d’ora in poi dovranno avere il coraggio di schierarsi e spiegare alle famiglie che i vigili, in applicazioni delle loro direttive, dovranno bussare alle porte di casa e chiudere stufe e camini emettendo pesanti multe a chi non si adegua”.