Torna a Montecarlo il festival “L’ora di teatro”

5 novembre 2022 | 15:46
Share0
Torna a Montecarlo il festival “L’ora di teatro”
Torna a Montecarlo il festival “L’ora di teatro”
Torna a Montecarlo il festival “L’ora di teatro”

Il via domani (6 novembre) con un doppio spettacolo

Domani (6 novembre), dalle 16, al teatro dei Rassicurati di Montecarlo prenderà il via la dodicesima edizione del festival L’ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale organizzato dalla Fita di Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Il Festival torna dopo due anni di stop forzato determinato dalla pandemia e orfano del suo storico direttore artistico, Giovanni Fedeli, prematuramente scomparso nel 2021.

La rassegna è un’occasione di confronto originale tra i volontari che operano e vivono nel campo dell’associazionismo a scopo sociale ed il mondo del teatro amatoriale.

Nelle 7 domeniche pomeriggio da domani (6 novembre) al 18 dicembre verranno presentati in sequenza una performance di teatro educazione o di teatro sociale ed uno spettacolo selezionato con un bando nazionale e proposto da una compagnia di teatro amatoriale, inerente alcune specifiche tematiche sociali promosse direttamente dai partecipanti ai laboratori della prima parte della giornata.

Come oramai consuetudine, il programma del Festival L’ora di teatrosi caratterizza per l’alta qualità dei lavori in concorso e per la varietà della proposta che spazia dal teatro contemporaneo al classico autoriale, un esperimento iniziato più di dodici anni or sono, in direzione del pubblico, per provare a proporre teatro in modo nuovo e far sì che possa essere luogo di aggregazione culturale e sociale di tutto un territorio. “Questo nuovo tipo di teatro – spiegano gli organizzatori – si caratterizza non semplicemente per finalità educative, terapeutiche o riabilitative ma perché coniugando arte, cura e cambiamento sociale – ovvero finalità estetica ed etica – sceglie di operare lì dove la società ha particolari doveri nei confronti di alcune persone, cittadini in situazione di difficoltà ma non solo, cui il teatro può apportare un importante contributo di benessere e di condivisione”.

Nella giornata conclusiva, domenica 8 gennaio prossima, si terrà la seconda edizione del concorso nazionale di regia teatrale Buio, Sipario, Luce!, voluto da Giovanni Fedeli e a lui dedicato che quest’anno vedrà i concorrenti sfidarsi sull’atto terzo del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand.

Domani si comincia alle 16 con la performance socio-educativa con l’associazione teatrale Guarnieri e il gruppo Giovani Gianburrasca che mettono in scena Aspettando Moby Dick ispirato all’omonimo romanzo di Herman Melville, adattamento teatrale di Miriam Iacopi.

Lo spettacolo

Pillole di un percorso appena iniziato che si concluderà nella primavera del 2023. I giovani dell’Associazione Guarnieri sono pronti a solcare i mari in compagnia di Moby Dick. Alla base del percorso, la sfida tra l’onnipotenza dell’uomo che non accetta i propri limiti e non riconosce le proprie fragilità e la sua voglia di cambiamento. La lotta continua con le forze della natura porterà alla distruzione? L’immensa e temuta e anche aspettata balena rappresenta per Achab, Ismaele e tutto l’equipaggio un vero contrasto fra il bene e il male. “Il grande messaggio raccolto oggi dalle nuove generazioni indica la rotta verso il cambiamento dall’individualismo verso una nuova società civile fatta di fragilità riconosciute come grandi valori necessari per questo momento di ripartenza – si spiega -. Essere più che apparire, verso nuovi orizzonti. A ognuno di noi la scelta: scoprire la verità della conoscenza o quella della perdizione. L’imparare deve rimanere un’avventura, altrimenti è nato morto. Ciò che impari di momento in momento deve dipendere anche da incontri casuali e bisogna che continui così, da incontro a incontro, un imparare nelle metamorfosi, un imparare nel piacere”.

A seguire, alle 17,30 Streben Teatro di Mogliano Veneto mettono in scena Faust di Johann Wolfgang von Goethe.

Lo spettacolo

Faust, medico e teologo, è tormentato dall’impossibilità di soddisfare appieno la sua sete di conoscenza nei confini ristretti di quanto può concepire la mente umana, nemmeno dedicandosi alla magia. La noia e il peso dell’esistenza lo spingono sull’orlo del suicidio. Mefistofele gli appare e gli propone una scommessa: per un determinato periodo metterà al suo servizio i propri poteri magici e se riuscirà a far sperimentare a Faust tanta felicità e appagamento che vorrà fermare il tempo in quell’attimo, prenderà la sua anima, che sarà dannata per sempre. Faust firma il patto con il sangue.

Mefistofele fa sperimentare a Faust l’ebbrezza di una vita dissoluta e del ritorno alla giovinezza, ma non può offrirgli l’amore, che è un sentimento troppo puro per il diavolo. Il dottore, infatti, si innamora di Margherita, donna innocente, e Mefistofele riesce a farli stare insieme, ma con un esito tragico: Margherita rimane incinta ed è così disonorata, sua madre e suo fratello muoiono e lei, folle di dolore, uccide il bambino appena nato e subisce la pena di morte. Dio, però, le dona la salvezza.

Nella seconda parte, Mefistofele introduce Faust alle gioie del potere e della ricchezza, ma anche queste non lo soddisfano e lo conducono a una vecchiaia piena di rimorsi. A quel punto il dottore immagina qualcosa che veramente gli farebbe desiderare di fermare il tempo, vedere un popolo libero e impegnato a lavorare per la felicità di tutti, ma quando pronuncia questa riflessione ad alta voce, Mefistofele lo fraintende e crede che abbia finalmente espresso l’appagamento totale che doveva segnare la sua dannazione. Faust quindi muore, ma invece che all’inferno va in paradiso: Dio gli concede la grazia per la sua tensione costante verso il bene e l’infinito.

La regia è di Sebastiana Boschiero.

Biglietti. Il biglietto d’ingresso per l’intero pomeriggio costa 8 euro (5 euro per bambini dai 7 ai 12 anni).

Per informazioni e prenotazioni, si può contattare il numero 320/6320032 o scrivere alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com.