Caro bollette, D’Ambrosio: “Ad Altopascio 255mila euro in più solo di illuminazione”

10 novembre 2022 | 11:16
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Caro bollette, D’Ambrosio: “Ad Altopascio 255mila euro in più solo di illuminazione”

La sindaca quantifica le spese del Comune con i rincari di energia e materie prime e annuncia: “Stiamo pensando di agire con soluzioni efficaci e temporanee in modo da recuperare un po’ di risorse necessarie”

Caro bollette, un’emergenza che colpisce anche i Comuni. Ad Altopascio, per esempio, si parla di un aumento di 255mila euro dal 2021 al 2022 solo dei costi per l’illuminazione pubblica, per la quale prossimamente potrebbero essere attuate alcune modifiche temporanee. A questi, come denunciato dalla sindaca della cittadina del Tau, si sommano gli aumenti per la luce degli edifici in carico all’amministrazione e i prezzi lievitati per realizzare le opere pubbliche, come ad esempio per la scuola di Badia Pozzeveri, per la quale sono stati stanziati ulteriori 650mila euro.

“Se nel 2021 di illuminazione pubblica il Comune di Altopascio ha speso circa 335mila euro, nel 2022 arriverà a pagarne 590mila, cioè 255mila euro in più – scrive la sindaca Sara D’Ambrosio -. E sto parlando solo della luce dei lampioni stradali, che è una fetta della torta complessiva, a cui dobbiamo per forza sommare l’illuminazione degli edifici pubblici in carico al Comune: facendo questo paragone si vede come nel 2021 la spesa era stata di circa 142mila euro, al 30 settembre 2022 è già di 188mila e stando al costo attuale dell’energia arriveremo a 287mila euro per la fine dell’anno, cioè esattamente il doppio. E ancora non abbiamo dati certi sul gas, anche se sappiamo che saranno in aumento. Cifre da capogiro. Cifre inverosimili fino a qualche mese fa. Questa sì, la dobbiamo chiamare emergenza e riguarda tutti i Comuni italiani”.

“A oggi non sono previsti né calendarizzati aiuti sufficienti a tamponare questa situazione: solo per Altopascio si parla di un contributo governativo di 80mila euro, che è quasi meno di quanto noi da soli prevediamo per i nostri concittadini con il fondo per il caro-bollette – prosegue D’Ambrosio -. Ed è inutile dire ai Comuni di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per pagarci le bollette, perché con gli oneri ci dobbiamo coprire l’aumento dei prezzi delle materie prime per fare i lavori che vanno a beneficio di tutta la comunità. Sui territori si soffre, inutile negarlo. E si lavora, tanto, per far quadrare i conti. Non abbiamo tempo da perdere dietro alle solite begucce, perché quel tempo, ora più che mai, va impiegato per dare risposte e per trovare soluzioni. E noi non stiamo fermi, ve lo assicuro”.

A questi problemi si sommano poi gli aumenti dei costi delle materie prime, che vanno a intaccare i progetti già in essere per la realizzazione delle opere pubbliche.

“Abbiamo stanziato ulteriori 650mila euro di risorse proprie dell’ente per far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime (eh già, non ci sono solo le bollette) per poter tornare a gara con la nuova scuola di Badia Pozzeveri in tempi rapidi – va avanti D’Ambrosio -. Destineremo ulteriori 90mila euro per l’appalto del servizio mensa, perché crediamo fortemente nel progetto delle cucine a scuola, per dare ai ragazzi pasti buoni, e vogliamo continuare a investirci. E così via con gli altri aumenti che ci troveremo a gestire, che abbiamo già gestito e che gestiremo, per continuare a fare i lavori pubblici e per continuare a erogare i servizi. In tutto questo stiamo seriamente pensando di agire con soluzioni efficaci e temporanee sull’illuminazione pubblica, in modo da recuperare un po’ di risorse necessarie. Con l’obiettivo di non pesare sulle tasche dei cittadini e soprattutto per mantenere la stessa qualità dei servizi.
Nei prossimi giorni sarò ancora più precisa. Sappiate che anche da questa emergenza si esce insieme”.