Del Carlo (Pd): “Niente riscaldamento alla scuola di Villa Basilica”



Il segretario di circolo: “Aspettiamo il bilancio per capire come saranno investiti i fondi della vendita del depuratore di Veneri”
“Anno scolastico nuovo problemi vecchi”. A segnalarli è Mirco Del Carlo, del circolo Pd di Villa Basilica.
“Ci siamo, l’anno scolastico è iniziato, già da un po’ come gli alunni sanno, e come tutti gli anni siamo a dover registrare problemi logistici alle scuole di Villa Basilica. L’anno scorso problemi alla mensa, ci risulta “risolti” con una multa da parte della Asl alla ditta scelta in fretta e furia dall’amministrazione per sopperire ad un bando gestito “malino”; quest’anno, quando comunque non è che il servizio mensa sia privo di critiche, c’è la novità del riscaldamento che al primo giorno di freddo, con conseguente decisione di usufruire di tale impianto da parte del personale docente, non ha funzionato – spiega Del Carlo – Ora non ci vogliamo di certo mettere a fare della facile ironia sottolineando che chiunque a casa propria ha verificato il funzionamento dell’impianto di riscaldamento un po’ prima che diventasse indispensabile onde evitare che al momento del bisogno non funzionasse; ci preme più che altro porre l’attenzione sull’importanza di un servizio essenziale per una comunità come quello scolastico, che per un comune di montagna o comunque posto in una fascia periferica rispetto ai centri urbani e per questo soggetto a spopolamento riveste un ruolo, se possibile, ancora più determinante: in questi casi la politica di un accorto amministratore dovrebbe concentrarsi ad inventare politiche attrattive per le persone, in modo da far si che ci sia meno incentivazione all’emigrazione o addirittura per far si che le persone decidano di venire ad abitare in montagna, e la soluzione per questo è concentrarsi sui i sevizi: sia incrementarli sia qualificarli. Già abbiamo assistito tre settimane fa alla chiusura dell’ultimo negozio nel capoluogo, se poi un servizio che comunque deve essere garantito dall’amministrazione, come quello scolastico, diventa scadente è un incentivo ad abbondare un territorio che di per se è già difficile da abitare. Una strategia avrebbe potuto esser migliorare, se non addirittura far diventare eccellente, il servizio scolastico in modo che diventi attrattivo l’abitare a Villa Basilica. Invece ci risulta che alcuni ragazzi residenti a Villa Basilica sono stati iscritti alla primaria di Collodi, dove almeno sanno cosa passa la mensa…”.
“Che la scuola sia centrale per una comunità piccola o grande, non siamo certo noi a scoprirlo – dice ancora il segretario paesano – infatti anche il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), la declinazione italiana del recovery found europeo che manco a farlo apposta si chiama Next Generation Eu proprio per sottolineare che i progetti dovranno essere fatti per le generazioni future) ha stanziato 12,1 miliardi di euro suddivisi in sei linee di investimento per migliorare le infrastrutture scolastiche, bandi ormai scaduti; ai quali ci piacerebbe sapere se il comune di Villa Basilica ha partecipato, magari non vincendolo, per carità, non è che basta partecipare, ma almeno tentare, tanto per dare un segno di vitalità amministrativa”.
“Sinceramente stiamo sempre più facendo fatica a capire quale siano le linee programmatiche e strategiche di questa amministrazione – conclude Del Carlo – Tempo fa abbiamo fatto un intervento a mezzo stampa sottolineando la scelta poco oculata di investire soldi pubblici sul potenziamento dell’impianto a biomasse di Pariana quando c’era un soggetto privato pronto a sostenerlo spendendo soldi propri; oggi portiamo alla ribalta questo evento poco edificante dovuto presumibilmente alla scarsa o assente comunicazione con le persone che abitano e vivono e gestiscono il quotidiano. Abbiamo sempre più l’impressione che questa amministrazione sia poco connessa con il territorio che amministra, tendendo ad amministrarlo standosene arroccata all’interno del “palazzo”, senza dare seguito alle scelte amministrative che fanno per farci capire la loro bontà: una su tutte il “tesoretto” incassato dalla vendita del depuratore di Veneri, scelta che a suo tempo criticammo, ci fu risposto che i soldi sarebbero stati investiti sul territorio, ad oggi non sappiano nulla in merito, aspetteremo il nuovo bilancio per capire come saranno investiti, di certo non ci pare lo si sia fatto per preparare progetti per partecipare ai bandi Pnrr, che avrebbe rappresentato un modo per capitalizzare tale investimento”.