Niente interventi per la subsidenza, il comitato di Paganico torna ad alzare la voce

27 novembre 2022 | 09:36
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Niente interventi per la subsidenza, il comitato di Paganico torna ad alzare la voce

Dopo gli incontri con Comune e prefettura i cittadini attendono ancora soluzioni e meditano proteste eclatanti

Subsidenza e siccità, torna ad alzare la voce il comitato paesano di Paganico.

“Nel mese di luglio – dice il comitato – apprendemmo dalla stampa che il sindaco Menesini sarebbe venuto a Paganico per incontrare la popolazione. Alcuni giorni prima della data indicata una delegazione paesana gli consegnò una petizione firmata da oltre 300 cittadini che chiedevano risposte concrete su alcuni temi ritenuti di primaria importanza per la salute e l’ambiente.Risultato: l’incontro fu annullato per “impedimenti sopraggiunti” con il dichiarato impegno di rinviarlo al mese di settembre. Sindaco e amministrazione avevano tutto il tempo per valutare le richieste del paese, visto che sono venuti ben quattro mesi dopo e invece non hanno portato nessuna risposta rassicurante. Inutile dire che la numerosa popolazione intervenuta ha manifestato il proprio disappunto e la propria amarezza”.

“Nella prima metà di agosto – prosegue il comitato – una delegazione di otto persone del comitato paesano chiese ed ottenne un incontro in prefettura con l’intento trovare una mediazione con alcune società pubbliche che operano sul territorio e che si sono dimostrate nel tempo sorde alle legittime richieste della popolazione, se non addirittura ostili. Fummo accolti dal capo gabinetto che ci dette ampie rassicurazioni circa l’interesse del prefetto ai problemi esposti, lasciandoci con la raccomandazione di pazientare per il solo mese di agosto. Sono trascorsi più di tre mesi e alle buone intenzioni dichiarate niente è seguito”.

“Tra le richieste fatte al Comune e alla prefettura – conclude lòa nota – c’erano anche interventi minimali che con un po’ di buona volontà non sarebbero costati niente alla collettività, come far giungere acqua nei fossi per limitare i danni della subsidenza. In un penoso scarica barili tra enti ed istituzioni siamo arrivati alla fine dell’estate senza che un solo goccio d’acqua sia mai arrivato. Dopo esserci inutilmente rivolti al prefetto ed al sindaco del Comune, la sfiducia dei nostri cittadini verso le istituzioni è massima, e se per essere ascoltati dovremo, come già in passato, organizzare qualche protesta eclatante, nessuno può dire che prima non abbiamo cercato il dialogo”.