Intesa sulla differenziata, si alza la polemica: “Non si salva il pianeta con nuovi impianti energivori”

6 dicembre 2022 | 17:12
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Intesa sulla differenziata, si alza la polemica: “Non si salva il pianeta con nuovi impianti energivori”

Da Paganico Luciano Fanucchi commenta l’accordo siglato a Capannori: “Possibile che le massime autorità preposte non tengano conto delle condizioni in cui versa la qualità dell’aria sul nostro territorio?”

Ieri (5 dicembre) il Comune, il Centro ricerca rifiuti zero, RetiAmbiente e Ascit hanno firmato un protocollo d’intesa per spingere Capannori oltre il 95% di raccolta differenziata. Accordo, questo, che non è piaciuto a Luciano Fanucchi, cittadino di Paganico.

Capannori punta a superare il 95% di raccolta differenziata: firmato il protocollo d’intesa

“Leggendo le dichiarazioni che autorevoli esponenti preposti alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e quindi della qualità della vita, apparse sui quotidiani e sui social, mi sorge spontanea una domanda: hanno contezza questi signori di quali sono gli elementi inquinanti che determinano la salute dei cittadini che insistono su certi territori? – commenta Fanucchi -. Ritengo che gli obiettivi che vengono enunciati a proposito della raccolta differenziata siano condivisibili. Ma usare il termine ‘guru dei rifiuti’(usato dal sindaco Menesini per definire il presidente di rifiuti zero Rossano Ercolini) mi sembra veramente impropria e lesiva verso l’impegno di tutti i cittadini capannoresi che da anni si impegnano, con sacrifici personali ed economici, nel laborioso sistema della differenziazione dei materiali di scarto per evitarne l’incenerimento e la conseguente emissioni di fumi nell’aria”.

Nel dettaglio, con il protocollo d’intesa, prevede anche un investimento da 20 milioni per la realizzazione di un impianto di riciclo dei pannolini e di un centro di selezione dei rifiuti tessili.

“Ma si pensa veramente di salvare il pianeta, come più volte affermato nelle dichiarazioni seguite alla firma di un protocollo d’intesa, continuando a portare in zone già fortemente inquinate da numerosissimi e impattanti insediamenti industriali altri impianti sperimentali e fortemente energivori? Infatti grandi consumi di acqua e energia elettrica sono necessari allo smaltimento dei pannoloni, e se RetiAmbiente pensa che l’impianto del riciclo dei pannoloni sia un obiettivo strategico da raggiungere perché obbligatoriamente a Capannori? – conclude il cittadino -. Non dovrebbe essere, tra gli altri, compito della massima autorità comunale preposta alla salvaguardia della salute tenere conto delle condizioni che già sono veramente pericolose della qualità dell’aria e cercare con ogni forza di tutelare il benessere dei suoi amministrati invece di fare voli pindarici sulla salvezza del pianeta? È vero sono i comportamenti dei singoli che contribuiscono a migliorare la prosperità dell’ambiente, ma se vi è già un forte degrado non sarebbe opportuno che chi è chiamato a decidere le sorti di un territorio tenesse conto di ciò e non volesse fare sempre il primo della classe, sulle teste altrui?”.