Il comitato ambiente e salvaguardia di Capannori: “No alla bretellina fra via Chelini e il Pip”

Il gruppo di cittadini: “Al consiglio comunale sugli assi viari ha vinto il partito del cemento”
“Firmata l’intesa fra Regione-provincia e comune Capannori per dare il via al progetto Assi viari nonché al collegamento via Chelini – Pip, quest’ultima per liberare a detta degli enti e soprattutto del sindaco Menesini Capannori, dal traffico pesante. Dopo l’ipocrisia governativa, a vincere è ancora una volta il partito del cemento, un partito che sembra non avere colore politico e dice sì a due progetti che anno basi a dir poco traballanti“. E’ lapidario il comitato Ambiente e Salvaguardia di Capannori dopo il consiglio comunale aperto di Lucca.
“Con il bene placido degli ambientalisti presenti in giunta a Capannori si approva la famigerata bretellina via Chelini/Pip. Presentata dalla nostra amministrazione e dalla Provincia come opera per la viabilità annessa al raddoppio ferroviario, è invece una imponente infrastruttura di interesse regionale fatta pagare a Fsi. Viene spacciata infatti come soluzione al traffico cittadino, ma è un incentivo al trasporto su gomma e al trasporto pesante. Viene presentata come opera di interesse per la comunità ma al massimo soddisfa i bisogni delle solite poche industrie. Sono innumerevoli le criticità legate all’infrastruttura fortemente voluta dall’amministrazione Menesini, ma nonostante tutto quest’opera retrograda e impattante, ideata quasi in sordina si farà, o per lo meno questo è quello annunciato ieri dall’assessore Baccelli”.
“Viene chiamata collegamento Via Chelini Pip – aggiunge il comitato -, ma sarebbe più logico chiamarla raddoppio di via Della Madonnina o deviazione della via Romana. Si tratta di un opera concepita con i parametri degli anni 80, quando le strade si ideavano tracciando con il pennarello una riga su una mappa senza curarsi delle gravi conseguenze che poi si hanno sul territorio. E’ l’idea di base di questa nuova viabilità ad essere pericolosa e tossica per il territorio; è un tratto di strada extraurbana che passa tra le case in una zona residenziale; parte dalla rotatoria di Antraccoli e per un percorso articolato fatto di rotatorie cavalcavia e sottopasso arriva in via Tazio Nuvolari, collega il Pip e la rotatoria di Antraccoli passando da Carraia e S.Margherita, riportando la situazione del traffico di questa zona esattamente come era quasi 20 anni fa (quando era attivo il casello autostradale di Carraia) vanificando tutti gli enormi sforzi e risorse spese in passato dall’allora amministrazione Del Ghingaro per eliminare il casello in favore di quello del Frizzone”.
“Infatti – prosegue il comitato – mentre l’attuale viabilità ha fatto in modo che il traffico utilizzi l’autostrada per la maggior parte degli spostamenti, il nuovo progetto rimette in diretto collegamento le varie via di Tiglio con via Tazio Nuvolari, con via della Madonnina, con la rotatoria di Antraccoli e con la via Romana. Il tutto in un enorme groviglio di svincoli e rotatorie, non è difficile immaginare il caos e lo smog che torneranno in queste zone, zone che ad oggi sono maglia nera per Pm10 e malattie respiratorie. Questo è solo l’aspetto inerente la viabilità, immaginiamoci cosa succederà ai terreni a sud di Capannori quando non ci sarà più la provinciale a fare da deterrente a piani regolatori disastrosi e edilizia speculativa, meno male che vivibilità, sicurezza e rispetto dell’ambiente dovrebbero essere una priorità. Concludiamo dicendo che se il progetto assi viari è un ‘troiaio’ (come affermato dal sindaco di Capannori) stessa cosa possiamo dire del progetto Bretellina”.