Capannori, Lega: “Anche a Natale compriamo nei negozi della nostra città”

L’appello del gruppo consiliare: “Ogni acquisto fatto online mette a rischio la sopravvivenza degli esercizi di vicinato”
“Anche a Natale compriamo nei negozi della nostra città”. È l’appello rivolto dai consiglieri comunali della Lega di Capannori Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro, Domenico Caruso a favore delle attività commerciali locali.
“I regali per i nostri cari compriamoli nei negozi di Capannori, la spesa per i cenoni delle feste facciamola nelle botteghe alimentari vicino casa o al mercato del venerdì e se abbiamo voglia di staccare un attimo non dimentichiamoci dei nostri agriturismo che nulla hanno da invidiare ai più rinomati resort – spiegano -. La pandemia, la crisi economica dovuta al contesto internazionale, l’aumento incontrollato delle bollette, stanno mettendo a dura prova i commercianti e per questo ci sentiamo in dovere di sensibilizzare i capannoresi sull’importanza di fare gli acquisti nei negozi di città senza rivolgersi ai giganti del web che spesso sfruttano i lavoratori e indirizzano all’estero i profitti”.
“Purtroppo – proseguono i consiglieri della Lega – il mondo del commercio è cambiato in peggio negli ultimi anni: la qualità ha lasciato il posto alla presunta convenienza, i rapporti umani sono stati sostituiti dagli anonimi corridoi dei centri commerciali e la fiducia reciproca tra acquirente e venditore è stata soppiantata dalle tessere fedeltà. Ci pare interessante sottolineare proprio l’importanza di questo aspetto: il recupero della dimensione umana nei rapporti sociali quel ‘ciao come stai’ e quei consigli chiesti al negoziante di fiducia che garantivano acquisti di assoluta qualità”.
“Il commercio di vicinato – chiosano gli esponenti leghisti – permetteva la valorizzazione e la conoscenza del nostro comune anche al di fuori dei propri confini e permetteva ad ogni frazione di prosperare con le molteplici attività commerciali. Oggi, girando per le frazioni, è desolante vedere così tante saracinesche chiuse a causa del proliferare dei grandi centri commerciali dove la dimensione umana dei rapporti, come dicevamo prima, non è contemplata. Sarebbe importante comprendere che per ogni apertura di un punto vendita della grande distribuzione chiudono parecchie botteghe e che ogni acquisto fatto online mette a rischio la sopravvivenza degli esercizi di vicinato e la tenuta del tessuto economico locale. Anche questa è solidarietà che unitamente al senso di appartenenza alla comunità, ci aiuterà a superare questi momenti difficili per tutti. Per questi motivi anche a Natale compriamo nei negozi di Capannori”.