Lega Capannori: “Declaratoria di nullità delle progressioni economiche dei dipendenti comunali, troppi punti controversi”

I consiglieri: “O l’amministrazione ha dato indicazioni sbagliato o i rappresentanti di parte pubblica si sono seduti al tavolo delle trattative assumendo impegni di cui la giunta era all’oscuro”
“La vicenda della declaratoria di nullità delle progressioni economiche 2022 dei dipendenti del comune di Capannori presenta aspetti controversi e contraddittori sui quali il gruppo Lega ha cercato di fare chiarezza con una interrogazione presentata a dicembre e discussa nella riunione del consiglio comunale dell’11 gennaio”.
E’ quanto affermano i consiglieri comunali della Lega Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro, Domenico Caruso per i quali è “estremamente positivo il fatto che a nessuno dei lavoratori sia stata chiesta la restituzione delle somme percepite per effetto della progressione economica decorrente dal mese di febbraio 2022 e di cui nello scorso novembre è stata decretata la nullità”.
“Quello delle progressioni economiche – spiegano i consiglieri della Lega -, è un procedimento complesso che prevede in primo luogo lo stanziamento delle risorse nel bilancio di previsione, l’istituzione del fondo risorse decentrate di cui il fondo delle progressioni è una componente e, infine, la sottoscrizione del contratto integrativo che costituisce il titolo giuridico per l’impegno di spesa alla luce dei parametri di competenza finanziaria potenziata ed è stato appunto la mancata sottoscrizione del contratto integrativo ad aver determinato la nullità della procedura attivata nel mese di febbraio dello scorso anno. Tuttavia, proseguono i consiglieri leghisti, ci saremmo aspettati che la valutazione ai fini degli avanzamenti retributivi fosse stata fatta per tutti i dipendenti aventi diritto e non soltanto per sanare la posizione di quelli passati a febbraio così come impongono i contratti e il regolamento interno del comune di Capannori con tutte le difficoltà per far quadrare i conti considerato che le riorganizzazioni del personale intervenute medio tempore hanno sicuramente modificato le somme spettanti a ciascun settore”.
“Inoltre – proseguono i consiglieri comunali della Lega – se nella risposta all’interrogazione è stata ribadita la sussistenza delle risorse in bilancio e l’assenza del danno erariale non si comprendono le reali ragioni della declaratoria di nullità che travolge gli atti e tutti gli effetti giuridici che da essi discendono sicché sarebbe stato più opportuno se l’amministrazione comunale, anziché dichiarare la nullità, avesse avviato un’ulteriore progressione per gli aventi diritto esclusi dall’avanzamento retributivo”.
“Ma la questione più rilevante dal punto di vista politico – sostengono i consiglieri della Lega – è che non è affatto verosimile che i rappresentanti di parte pubblica si siano seduti al tavolo delle trattative con le organizzazioni sindacali per far decorrere le progressioni economiche dall’1 febbraio senza un preciso atto di indirizzo della giunta comunale sicchè due sono le ipotesi: o l’amministrazione Menesini ha dato indicazioni sbagliate nel qual caso la declaratoria di nullità rappresenta una sua clamorosa bocciatura o i rappresentanti di parte pubblica si sono seduti al tavolo delle trattative assumendo impegni di cui la giunta era all’oscuro ma in tal caso la colpa della parte politica è duplice ovvero una colpa in eligendo per aver scelto rappresentanti non all’altezza del ruolo e una colpa in vigilando per non essere stati in grado di rendersi conto dell’errore commesso nella conclusione della trattativa. Questo è un ulteriore grave smacco per l’amministrazione Menesini”.