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Sottopasso ad Altopascio, c’è la svolta dopo lo studio di traffico: il Comune punta sul tracciato di via Torino

14 gennaio 2023 | 15:14
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Il progetto, bocciato anni fa dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, dovrà necessariamente subire delle modifiche per superare le vecchie criticità

Viabilità e traffico caos sulla via Francesca Romea, l’amministrazione comunale di Altopascio torna a far chiarezza dopo le polemiche e le accuse lanciate dall’opposizione e dai comitati.

Sottopasso e circonvallazione di Altopascio, il comitato: “Basta prese in giro, vogliamo risposte”

Un tema molto sentito dai cittadini e che è tornato prepotentemente al centro del dibattito. Questa mattina (14 gennaio) il sindaco Sara D’Ambrosio ha annunciato una novità importante che mira a risolvere un problema di oltre 30 anni. A seguito di uno studio di traffico, che ha analizzato le due ipotesi di sottopasso da realizzare insieme alla circonvallazione, il Comune è arrivato ad una conclusione: il miglior progetto di sottopasso è quello legato a via Torino, che però anni fa è stato bocciato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

La giunta D’Ambrosio, in estrema sintesi, adesso chiede a Ferrovie di andare avanti con questo progetto che dovrà necessariamente subire delle modifiche per superare le vecchie criticità legate soprattutto al dislivello, alla pericolosità idrogeologica, ai raggi di curvatura, alla vicinanza con le abitazioni e all’ambiente.

Nel frattempo va avanti anche il progetto relativo al terzo lotto della circonvallazione: sono in corso, infatti, le campionature dei terreni per condurre i rilievi geologici che restituiranno informazioni essenziali per la conclusione del progetto di fattibilità dell’opera, comprensivo dei relativi costi. Ancora incerte le tempistiche per la realizzazione delle due fondamentali infrastrutture per Altopascio (e non solo), ma l’amministrazione si aspetta risposte e novità importanti già in questo 2023.

Circonvallazione, prelievi di terreno all’altezza di Badia per andare avanti col progetto

“Quello del raddoppio ferroviario (e quindi del sottopasso ndr) e della circonvallazione sono due temi che stanno caratterizzando il nuovo mandato – afferma il sindaco Sara D’Ambrosio -, così come gran parte dei cinque anni precedenti. Quello della viabilità è stato un tema centrale della campagna elettorale, noi e l’opposizione abbiamo posizioni diverse. Su sottopasso e circonvallazione ci sono passi in avanti importanti e questa mattina (14 gennaio ndr) abbiamo deciso di incontrare la stampa per far chiarezza sul tema rispondendo a tutte le domande. Lo abbiamo detto quando abbiamo vinto le elezioni e lo ribadiamo ancora una volta: sottopasso e circonvallazione sono due progetti che devono andare a braccetto. Noi, come Comune, abbiamo commissionato uno studio di traffico a due professionisti che stanno seguendo anche il progetto di fattibilità del terzo lotto della circonvallazione (il dottor Fresia e l’ingegner Faelli ndr). Una scelta chiara in modo di approfondire al meglio il traffico sul nostro territorio con una visuale ampia e dettagliata. Lo studio, dopo aver analizzato le due ipotesi di sottopasso (entrambe con aspetti positivi e negativi ma che migliorerebbero la situazione attuale) da realizzare insieme alla circonvallazione, ci ha detto una cosa chiara: il miglior progetto di sottopasso è quello legato a via Torino. È la soluzione per rendere la circonvallazione più attrattiva“.

altopascio sara d'ambrosio daniel toci e francesco mastromei

Il progetto indicato però presenta delle criticità: l’intervento, infatti, è stato bocciato anni fa dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. “Sì, in questo progetto ci sono problematiche relative soprattutto alle curvature – afferma il primo cittadino -. Su questo progetto di Ferrovie ci fu uno stop clamoroso, ma adesso ci sono state proposte delle modifiche e vogliamo arrivare al miglior progetto possibile per il territorio. Vogliamo che Ferrovie prosegua con la progettazione per superare le criticità su via Torino: dallo spostamento della rotatoria alla modifica alle curvature e senza abbattere abitazioni. Ci sono elementi che non sappiamo, però per chiarire tutti gli aspetti è necessario che Ferrovie vada avanti. Il sottopasso è un’opera necessaria e noi vogliamo andare avanti per risolvere un problema che va avanti da oltre 30 anni. Noi, come Comune, stiamo facendo il massimo”.

Le precisazioni della giunta D’Ambrosio

Il tema della viabilità del Tau e delle infrastrutture è stato sviscerato anche dagli assessori Francesco Mastromei e Daniel Toci (al punto stampa in sala Granai presente anche tutta la maggioranza): “Vogliamo che Rfi porti avanti quello che lo studio di traffico ci ha detto – precisano -. Da una parte la circonvallazione sta prendendo una sua strada riconosciuta da tutti gli Enti, è tuttora in corso da parte degli uffici provinciali la definizione del progetto di fattibilità e tra poche settimane firmeremo il protocollo d’intesa con Regione e Provincia – rispetto al quale torniamo a ringraziare il presidente di Regione Eugenio Giani, l’assessore Stefano Baccelli e il presidente della Provincia, Luca Menesini – per sostenere tutti i livelli di progettazione dell’opera fino alla sua realizzazione. Dall’altra vogliamo che Ferrovie prosegua con le progettazioni per affrontare insieme le criticità che tutti conosciamo rispetto alla sostenibilità del progetto di via Torino. Ferrovie ad oggi ci ha informalmente proposto le modifiche su via Torino, che consistono in uno spostamento a nord rispetto all’ingresso nel sottopasso, senza demolizioni di abitazioni, ma tutto questo ad oggi è un tracciato che va approfondito, visto e progettato insieme agli enti e anche attraverso l’ascolto e il confronto con i cittadini stessi, a partire da quelli direttamente coinvolti dall’opera. Non appena avremo il progetto, infatti, partiremo con gli incontri con la cittadinanza, fermo restando che già da lunedì chiunque voglia saperne di più, consultare lo studio di traffico o approfondire i temi che più gli stanno a cuore può contattarci e fissare un appuntamento”.

altopascio sara d'ambrosio daniel toci e francesco mastromei

La giunta risponde e attacca l’opposizione: “Prima la circonvallazione poi il sottopasso? Sostenere questa posizione equivale a non sostenere nessuna posizione – spiegano -. Il progetto di raddoppio ferroviario, e quindi di sottopasso di Altopascio, nasce decenni fa, ben prima che si insediasse questa amministrazione. Negli anni nulla è stato fatto, poi a partire dal 2017 questa amministrazione ha iniziato a lavorare con Rfi per trovare la miglior soluzione possibile al progetto di sottopasso e andare quindi avanti con l’opera. Un’opera, quella di raddoppio, che è già completamente finanziata e rispetto alla quale Rfi sta lavorando per le progettazioni definitive. Quindi un’opera, in uno stato avanzato di progettazione, che va fatta ora, non tra 10 o 20 anni, perché ora ci sono i finanziamenti, ora ci sono i progetti, ora ci sono i cantieri già attivi a pochi passi da noi. Al contrario il completamento della circonvallazione fino al 2019 era inserito come infrastruttura integrata al progetto Anas degli assi viari, in particolare all’asse est-ovest”.

“Questa amministrazione comunale – proseguono -, grazie anche all’interlocuzione con Provincia e Regione, ha scelto di sganciare il completamento della circonvallazione dagli assi viari, con l’obiettivo di non considerare Anas come unica soluzione per reperire il finanziamento, ma come uno degli enti che, insieme a Regione, a Provincia e a qualsiasi altro ente interessato e coinvolto, possa sostenerne la progettazione e la definitiva realizzazione. Da qui nascono i 200mila euro che la Regione nel giugno 2021 ha formalmente trasferito alla Provincia per realizzare il progetto di fattibilità, attualmente in corso. Quindi: il raddoppio-sottopasso Rfi è con i cantieri attivi fino a Serravalle e con uno stadio di progettazione quasi definitivo per la tratta Pescia-Lucca; mentre con la circonvallazione siamo in attesa dello progetto di fattibilità, che rappresenta il primo step di progettazione. Ecco perché non è ragionevole pensare che possa essere prima realizzata la circonvallazione e poi il sottopasso: questa posizione significherebbe non fare né l’una né l’altra opera. Noi invece vogliamo realizzarle entrambe, ognuna con il proprio iter”.

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La discussione sicuramente si riaprirà, anche con toni accesi, il 28 gennaio: “Il consiglio comunale straordinario in seduta aperta, richiesto dai gruppi di maggioranza e fissato per il 28 gennaio prossimo – conclude la giunta D’Ambrosio -, rappresenterà sicuramente un’occasione preziosa per approfondire ulteriormente la situazione e parlare e incontrare ancora una volta i cittadini. Una cosa va detta: la situazione attuale legata alla viabilità è inaccettabile e noi vogliamo andare avanti con i progetti relativi a sottopasso e circonvallazione. Il tutto con la massima trasparenza. Altopascio ha bisogno di queste infrastrutture. Sul sottopasso la sfida è far sì che Rfi apra la fase della conferenza dei servizi: qui il progetto sarà sviscerato nel profondo. Siamo (cautamente) ottimisti”.

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Lo studio di traffico

“Lo studio di traffico è stato commissionato dal comune di Altopascio nel 2022 con l’obiettivo di analizzare il contesto della via Francesca Romea e delle due soluzioni proposte da Rfi per la realizzazione del sottopasso ferroviario in relazione anche al completamento della circonvallazione – come si apprende dalla nota del Comune -. Lo studio fa riferimento a dati di traffico risalenti al 2018/2019, cioè nel periodo pre-Covid, che consegnano una fotografia sicuramente maggiormente rispondente alla realtà rispetto a quella che si sarebbe delineata nel biennio successivo. Lo studio conferma la complementarietà delle due opere – circonvallazione e sottopasso – e le strette relazioni intercorrenti tra le due infrastrutture rispetto all’andamento del traffico ad Altopascio e a Badia Pozzeveri”.

“La realizzazione del completamento della circonvallazione, infatti, abbatterà il carico veicolare sulla Sp61 Romana in ingresso ad Altopascio migliorando anche la funzionalità del sottopasso con un abbattimento dei carichi nell’ordine del 75% – precisa la nota -. Questa riduzione risulta più che compensativa dell’effetto attrattivo di traffico determinato dall’eliminazione del passaggio a livello, in particolare se integrata dalla volontà di limitare il transito sulla Sp61 ai veicoli commerciali pesanti, resa possibile proprio dalla realizzazione del completamento della circonvallazione”.

“Dalle analisi descritte in precedenza risulta inequivocabile che la soppressione del passaggio al livello non può prescindere dalla realizzazione del completamento della circonvallazione di Altopascio, pertanto lo specifico confronto tra le due alternative di sottopasso parte da tale assunto e osserva quanto segue. La soluzione via Torino (soluzione corta): prevede un notevole minor consumo di territorio in confronto con la soluzione di corte Macedoni. Questo tracciato permetterà di assolvere egregiamente alla prevista limitazione del sottopasso al traffico dei mezzi pesanti (quando la Circonvallazione sarà realizzata) presentando di fatto un traffico veicolare costituito da soli spostamenti interni al centro di Altopascio. Il tracciato corte Macedoni prevede un maggior consumo di territorio, determinato da un tracciato notevolmente più lungo che presenta due nuove rotatorie intermedie che vanno ad insistere su di un’area verde caratterizzata da ampi spazi aperti limitatamente antropizzati dalla presenza di piccoli insediamenti abitativi, benché dalle previsioni urbanistiche tutta l’area in oggetto prevede un’importante espansione residenziale con opere stradali a corredo”.

“Questo tracciato presenta il pregio di potere scaricare dal traffico veicolare atteso, costituito da soli spostamenti interni al centro di Altopascio, un tratto più della Sp61 rispetto a quello scaricato dalla soluzione via Torino, con ovvi benefici. La soluzione che transita da corte Macedoni, prevedendo la realizzazione di una strada ex novo in un contesto meno densamente abitato di quello di via Torino, presenta delle caratteristiche geometriche tipiche di una strada capace di smaltire grandi flussi di traffico. Queste caratteristiche allo stesso tempo potrebbero dar luogo a un effetto attrattore del traffico, in competizione con la futura circonvallazione – conclude la nota – ed ecco perché questa soluzione sarebbe in contrasto con l’obiettivo generale e prioritario di eliminare il traffico dal centro abitato di Altopascio.

Sottopasso e circonvallazione: le tappe

“L’iter del sottopasso ferroviario di Altopascio  – come ricorda il Comune – parte con l’amministrazione D’Ambrosio nel 2017. Da lì nascono i primi contatti tra Comune di Altopascio e Rfi. La prima ipotesi progettuale scelta è quella di via Torino (nella versione antecedente a quella del tracciato attuale). Nel 2019 il Consiglio superiore dei lavori pubblici boccia il progetto di Rfi a causa di una curvatura non corrispondente ai nuovi parametri di legge. Nei primi di marzo del 2020 Rfi propone una nuova alternativa al comune di Altopascio, quella di corte Macedoni, con la realizzazione della nuova viabilità che da via San Giuseppe conduce all’intersezione con via Torino”.

“A marzo 2020 l’Italia entra in lockdown – prosegue la nota -. Del progetto di sottopasso non se ne parla più fino all’autunno 2021, quando, dopo l’avvio del secondo mandato D’Ambrosio, riparte l’interlocuzione tra Comune, Regione Toscana e Ferrovie. Nel frattempo, a giugno 2021 (su accordo stipulato nel 2019), la Regione Toscana trasferisce i 200mila euro stanziati per la realizzazione del progetto preliminare del completamento della circonvallazione di Altopascio alla Provincia di Lucca, i cui uffici stanno tuttora lavorando per realizzare il progetto di fattibilità. Da quel momento – 2021 – il comune di Altopascio chiede espressamente a Regione Toscana, Provincia di Lucca e Rfi di lavorare affinché le due opere – sottopasso e circonvallazione -, nonostante siano a un livello diverso di progettazione (sottopasso è più avanti, circonvallazione è all’inizio) vengano tenute insieme e viste come opere complementari con l’obiettivo di procedere con entrambe le infrastrutture, come ha chiaramente confermato lo studio di traffico commissionato dal Comune”.

Adesso, nel 2023, sono attese novità importanti su sottopasso e circonvallazione: i prossimi sei mesi saranno decisivi.