Piscina di Capannori, scintille in aula. La maggioranza: “A settembre l’apertura, aiuti alle attività sportive”

In aula anche le società sportive: “I lavori servono, ma vedere attività morire fa male”. L’opposizione è pessimista: “Non riaprirà mai nei tempi indicati”
Si è tenuto questa sera (18 gennaio) il consiglio comunale straordinario del Comune di Capannori che ha avuto come ordine del giorno l’aggiornamento dei tanto discussi lavori di riqualificazione della piscina comunale.
Un intervento da circa un milione e mezzo di euro che, come ormai noto, sarebbe dovuto terminare addirittura l’estate scorsa ma che, incrociando le dita, vedrà la fine dei cantieri solo nel settembre del 2023. Ben un anno dopo.
Un consiglio, questo, decisamente molto sentito e fortemente voluto dall’opposizione che ha preso a cuore anche le tante lamentele delle società sportive – presenti questa sera in aula – e degli utenti della piscina: alcune attività sono quasi del tutto ‘morte’, quelle che invece fino ad oggi sono riuscite a sopravvivere facendosi ospitare in altre strutture, non riusciranno a stringere i denti ancora a lungo. Tanti (ad oggi 61) coloro che oltre a rimanere senza “vasca” dal mese di maggio scorso, sono rimasti anche senza rimborso dell’abbonamento.
Una situazione, questa, che ha certamente rammaricato anche l’amministrazione: i ritardi – come hanno ricordato in aula – sarebbero stati causati dalla ditta incaricata che non ha rispettato le regole contrattuali e i tempi di esecuzione dei lavori, costringendo così il Comune a rimandare di mese in mese la nuova apertura.
Ma anno nuovo, nuove decisioni: come noto, l’amministrazione Menesini, visti i gravi ritardi, a inizio anno ha infatti annunciato la revoca dell’appalto alla ditta incaricata. Una volta espletato l’iter di revoca, l’amministrazione provvederà a dare incarico ad un’altra ditta.
Al consiglio di questa sera un’assenza che ha creato malumori nell’opposizione, quella del sindaco Luca Menesini, impegnato a Roma per motivi istituzionali. In aula, invece, Capannori servizi, cittadini e alcuni rappresentanti delle associazioni sportive che, più di tutte, hanno subito disagi in questi ultimi mesi.
“Quella di avere una piscina comunale, quindi pubblica, è stata senza dubbio una scelta politica che ci distingue come Comune nel panorama locale – ha commentato l’assessore Davide Del Carlo – Una decisione importante, ma ci sono anche problematiche, come la manutenzione: per mantenere la struttura servono infatti investimenti costanti per adeguarla alle normative vigenti. Come amministrazione abbiamo sempre fatto in modo che ci fossero, un grande impegno ma – da sempre – siamo stati interessati alla ricerca di nuove risorse anche esterne al bilancio comunale. Fare lavori significa interferire anche nell’attività della piscina, purtroppo, e sappiamo bene che si tratta di un disagio per tutta la comunità, soprattutto quando i lavori si prolungano come è accaduto negli ultimi mesi. Il problema, nel nostro caso, è stato anche un altro: non essendoci altre strutture nel nostro territorio, fermando la piscina di Capannori si è fermato tutto. E questa è decisamente una problematica che deve far riflettere”.
“Per questo tipo di intervento – ha aggiunto Del Carlo – abbiamo scelto una ditta esterna perché per tali lavori (travi della struttura) servono determinate certificazioni che, nel nostro territorio, nessuno aveva. Inizialmente ci sono state gravi difficoltà nel reperimento dei materiali e con il rincaro dei prezzi, difficoltà che ci hanno costretti a posticipare la fine dei lavori. L’amministrazione ha inoltre monitorato costantemente i lavori ed ha sempre messo a proprio agio la ditta che, fino all’ultimo, si è resa disponibile a terminare i lavori nel minor tempo possibile”.
“La procedura di risoluzione l’abbiamo attivata solo adesso proprio perché eravamo speranzosi, i lavori – ci assicuravano – avrebbero avuto un ritardo ma sarebbero terminati entro la data stabilita – ha detto l’assessore Del Carlo – Arrivati al termine della data dei lavori, però, non abbiamo più voluto portare avanti un percorso di dialogo con questa impresa. Non è stata una decisione semplice, ma faremo valere tutti i disagi che i cittadini – ma anche l’amministrazione – hanno avuto. Vedremo di costruire un percorso per venire incontro alle attività sportive. Come data diciamo quella di settembre 2023 mettendo in conto anche eventuali criticità. A Capannori siamo impegnati su molti cantieri, è bello mettere la faccia quando le cose vanno bene ma è importante metterla anche quando le cose non vanno come avevamo sperato, e noi come amministrazione ce la mettiamo. È stato complicato ma non abbiamo mai mollato: a settembre Capannori riavrà la sua piscina”.
“I lavori non sono andati come ci auguravamo – ha aggiunto l’assessora LuciaMicheli – Cercheremo con ogni nostra forza di supportare gli utenti e le associazioni concordando con loro decisioni che prenderemo al momento dell’apertura dell’impianto”.
Fatto il punto anche sulla questione abbonamenti: “Al momento della chiusura c’erano 129 abbonamenti da rimborsare, ma solo 12 lo hanno richiesto tramite email. Capannori Servizi ha ricontattato singolarmente tutti gli abbonati e ad oggi hanno fatto richiesta altre 56 persone. Invitiamo chi non ha ancora richiesto il rimborso a farsi avanti”.
Ad intervenire anche Nicola Pergola della Tirrenica Nuoto: “La piscina per noi non è solo una vasca, ma un luogo dove crescere nel rispetto di regole e valori. Ci siamo sentiti abbandonati: molti genitori all’inizio si sono risentiti ma hanno cercato comunque di sopportare e di adattarsi per il bene dei loro figli, spostandosi anche verso piscine non vicinissime come Massarosa e Montecatini. La speranza era quella di rivedere la piscina di Capannori aperta dopo poco, invece ai genitori – ma anche ai ragazzi – si è chiesto davvero un sacrificio enorme, economico ma anche fisico. Il sindaco Menesini ha fatto tanto per Capannori, ci auguriamo che voglia regalarci un nuovo impianto, degno di una vera cittadella dello sport. La piscina di Capannori non deve essere solo una risposta politica, dietro ci deve essere un programma già stabilito volto a far rinascere le attività sportive e la comunità”.
A prendere parola anche Daniele Nesti: “Frequento la piscina da oltre quarant’anni, prima come atleta poi come allenatore. Negli ultimi mesi abbiamo perso quasi tutti gli iscritti, molti sono ‘emigrati’ in altre strutture. Far morire un’attività come la nostra, tra le più anziane del territorio, prima società natatoria della provincia di Lucca e tra le prime tre della regione, fa male. I lavori sono necessari, ma tutto questo non doveva accadere”.
“Fortunatamente abbiamo trovato spazio alla piscina Iti di Lucca – ha detto Michele Ricci, consigliere di Versilia Nuoto – Senza quello spazio avremmo chiuso i battenti perché la federazione ci richiede una sede per poter svolgere gli allenamenti. Siamo pochi, un gruppo di 15 persone, ma siamo comunque una bella realtà conosciuta in tutta la Piana. Siamo davvero molto preoccupati, chiediamo all’amministrazione qualche rassicurazione in più. Esigiamo un programma su ciò che accadrà e su cosa verrà fatto. Un anno è lungo, non sappiamo se andrà ancora tutto bene”.
Al consiglio comunale è intervenuto anche il dirigente del Settore Gestione del territorio del Comune Nico Tellini, che ha ricostruito l’iter dell’andamento dei lavori del quarto lotto.
Dopo la lettura dell’odg della maggioranza da parte dell’assessora Lionetti, non si è fatto attendere il commento del consigliere Matteo Petrini (FdI): “Sono allibito dalla maggioranza – ha detto – mi aspettavo per lo meno delle scuse, invece non le abbiamo sentite nemmeno oggi. Il sindaco non c’è, e sapeva da un mese che oggi ci sarebbe stato questo importante consiglio comunale. Se impegnato altrove, si sarebbe potuto almeno collegare da remoto. Al solito le responsabilità si sono ribalzate su altri, è stato letto l’odg senza minimamente commentare ciò che hanno detto i rappresentanti delle attività sportive, forse perché alla maggioranza non importa. Mi permetto di correggere anche l’assessore Micheli: gli abbonati non sono stati ricontattati, ma sono stati contattati di recente per la prima volta. Bravi, ma dite le cose come stanno: nessuno li aveva mai cercati”.
“Capannori ha perso tanto, sia in termini economici che sociali – ha aggiunto Matteo Scannerini (Forza Italia) – Quella piscina è il luogo del cuore di molti, io stesso ho imparato a nuotare lì, e lì ha imparato a nuotare più della metà dei ragazzi della mia età residenti nel Comune. Ora i bambini non lo possono più fare, ed è molto triste. La piscina, lo sport, è un momento educativo e di crescita importante che è stato negato alla comunità. Molti sono stati costretti a spostarsi, una perdita enorme sia per la nostra economia che per il nostro patrimonio sportivo. Come al solito ci troviamo a rincorrere, e adesso dobbiamo trovare soluzioni vere”.
Intervenuto anche il consigliere Gaetano Spadaro (Lega): “La maggioranza nell’odg ha parlato di tanti ‘abbellimenti’ fatti alla piscina, ma quando come Lega siamo andati a fare un sopralluogo alla struttura ci siamo trovati di fronte ad un’altra situazione, cose che – da imprenditore – mi hanno fatto molto male: Cancelli aperti, senza nessun controllo, materiali anche costosi buttati in terra, lasciati sotto le intemperie, vetri rotti. Sicuramente l’amministrazione, per riaprire la struttura, dovrà sostenere anche altri costi”.
Con i lotti precedenti, come è stato ricordato anche in sede di consiglio questa sera, sono stati realizzati una piccola palestra complementare all’attività natatoria e un edificio che ospita depositi esterni per materiali liquidi e l’illuminazione di sicurezza esterna. Inoltre è stata realizzata una nuova distribuzione degli spazi nella zona degli spogliatoi. In particolare è stata ristrutturata una parte dello spogliatoio istruttori/persone con disabilità con la demolizione dell’esistente e la realizzazione di un corpo costituito da due spogliatoi dotati di un servizio igienico per disabili ciascuno. Il piano vasca è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione ed è stato adeguato l’impianto antincendio di tutta la piscina. È stato inoltre installato un parapetto con pannello interno in plexiglass per la separazione della tribuna con il piano vasca e realizzata una segnaletica interna per l’accessibilità delle persone con disabilità e per l’indicazione di profondità del piano vasca. E’ stato anche completato lo spostamento degli idranti aggiuntivi su tutto il perimetro del piano vasca e si è proceduto ad una sanificazione localizzata degli intonaci.
“Non volevamo creare disagi e far morire attività, volevamo ridare a Capannori una struttura riqualificata, sicura e con buone prospettive per il futuro – ha concluso la consigliera ClaudiaBerti (+Capannori) – Tre lotti sono stati fatti e bene, abbiamo cercato di arrecare meno danno possibile ai cittadini facendo i lavori d’estate e nelle vacanze pasquali. Ci sono sicuramente stati gravi disagi ma non è una situazione triste, come qualcuno l’ha definita: aver individuato risorse esterne per riqualificare la nostra piscina non è una cosa da poco. È stata una opportunità per tutti. Il sindaco questa sera non c’è perchè sta rappresentando a Roma il nostro Comune, non è a divertirsi. Fare i lavori può comportare anche intoppi, lo sappiamo tutti perchè tutti abbiamo fatto lavori anche nelle nostre case, ma ne sarà valsa la pena”.
“La piscina è stata rimasta chiusa per mesi e, nonostante le chiacchiere, non c’è alcuna certezza circa i tempi della riapertura – incalza il consigliere DomenicoCaruso (Lega) – Un fallimento annunciato che deve trovare subito una soluzione”.
“L’impianto non riaprirà mai a settembre, non ci sono le condizioni – ha concluso tutta l’opposizione dichiarando l’astensione alla mozione della maggioranza – Le famiglie e gli atleti si sono trasferite altrove e questo potrebbe comportare il non ritorno alla piscina di Capannori. Servono fondi per i costi sostenuti dagli utenti e per le società che hanno perso iscritti. La maggioranza pensa di aver agito bene, per tanti consiglio straordinario inutile”.