Capannori, Zappia: “Conti in stato confusionale, il Comune non può dire che va tutto bene”

Il consigliere del Gruppo Misto commenta la delibera della Corte dei conti: “C’è parecchio da rimediare, con le conseguenze del caso e non tutte prevedibili”
“Il Comune di Capannori non può continuare a sostenere che le tasche stanno bene”. Così il consigliere del gruppo misto Bruno Zappia risponde all’amministrazione in merito al documento della Corte dei conti tirato in causa dalle opposizioni.
“In questo momento a Capannori i politici stanno parlando molto della Corte dei Conti, organo costituzionale di controllo contabile per eccellenza, con sede a Roma e con sezioni decentrate in ogni Regione. Così ho deciso di informarmi meglio anch’io – dice Zappia -. La Corte dei Conti per la Toscana attua i propri controlli sugli enti locali, i cui sindaci devono, ogni anno, inviare anche i rendiconti di bilancio, per verificare l’assenza di irregolarità. La legge stabilisce che, se in tali atti emergono ‘squilibri economico-finanziari, mancata copertura di spese, violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria’, la Corte dei Conti regionale emette pronuncia formale per far correggere l’accertato irregolare/illegittimo e far ripristinare gli equilibri di bilancio”.
“Questo è, in sostanza, il significato-chiave della delibera inviata al Comune di Capannori dalla Corte dei Conti di Firenze, con gli esiti del controllo sui rendiconti 2017,2018,2019. L‘attività di quest’organo non si svolge a seguito di segnalazione, ricevuta o espressa da un partito ma d’ufficio. Per informare meglio anche i colleghi della Lega, chi volesse veramente denunciare violazioni di legge con possibile danno all’erario, deve rivolgersi alla procura regionale, sezione giurisdizionale Corte dei Conti di Firenze, per le indagini del caso – prosegue Zappia -. Comunque, le 28 pagine di questa delibera, finalmente pubblicata sul sito Trasparenza del Comune, sono puntuali, precise e stringenti. I soggetti responsabili in materia, risultano spesso essere stati carenti nelle risposte pretese dalla Corte, contribuendo alla conferma che nei tre rendiconti si riscontra una gestione ‘fragile’, che ha determinato gravi irregolarità, in grado di pregiudicare anche gli equilibri economico-finanziari dei bilanci successivi al 2019. Dunque c’è parecchio da rimediare, con le conseguenze del caso e non tutte prevedibili”.
“Questo è il timore che abbiamo noi dell’opposizione, dopo aver saputo che, appunto il rendiconto 2019, a suo tempo festeggiato da Menesini e la sua giunta come contenente un avanzo di 37.928,25 euro, presenta invece un disavanzo di 2.106.110,72 euro – conclude Zappia -. Il Comune, con delibera di consiglio comunale, dovrà correggere entro 60 giorni questo stato confusionale dei propri conti e sindaco e assessori non possono continuare a sostenere che, invece, va tutto bene. Se ne hanno le prove, se la prendano con la Corte dei Conti, non con i consiglieri dell’opposizione. A mio parere, credo proprio che i controlli esterni siano davvero molto benvenuti”.