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Circonvallazione di Altopascio, entro febbraio le soluzioni. Nuovo sottopasso, si va avanti con via Torino. Ma i comitati dicono no

28 gennaio 2023 | 13:45
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Circonvallazione di Altopascio, entro febbraio le soluzioni. Nuovo sottopasso, si va avanti con via Torino. Ma i comitati dicono no
Circonvallazione di Altopascio, entro febbraio le soluzioni. Nuovo sottopasso, si va avanti con via Torino. Ma i comitati dicono no
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Circonvallazione di Altopascio, entro febbraio le soluzioni. Nuovo sottopasso, si va avanti con via Torino. Ma i comitati dicono no
Circonvallazione di Altopascio, entro febbraio le soluzioni. Nuovo sottopasso, si va avanti con via Torino. Ma i comitati dicono no

La maggioranza: “Prima il terzo lotto? Un alibi per non fare niente”. L’annuncio del presidente della Provincia: “Entro un mese Altopascio avrà le le diverse ipotesi con i rispettivi quadri economici”

Pieno sostegno da Regione e Provincia per la realizzazione del terzo lotto della circonvallazione per liberare via Francesca Romea dal traffico pesante. Dall’altra parte, sul sottopasso, si tira avanti sul tracciato di via Torino. È questo, in estrema sintesi, il quadro emerso dal consiglio comunale straordinario di Altopascio di questa mattina (28 gennaio), una seduta aperta per parlare di viabilità e infrastrutture.

Presenti l’assessore regionale Stefano Baccelli e il presidente della provincia di Lucca Luca Menesini, che ha fatto il punto sul tema circonvallazione: entro fine febbraio, una volta concluso lo studio di fattibilità, Altopascio avrà le le diverse ipotesi con i rispettivi quadri economici. L’iter poi proseguirà con la procedura di assoggettabilità al via e la ricerca del budget per il finanziamento dell’opera.

Una seduta in cui non sono mancate le polemiche: presenti comitati e associazioni che praticamente all’unisono hanno ribadito l’importanza di realizzare prima il terzo lotto della circonvallazione rispetto al sottopasso. Sulla stessa linea l’opposizione, ma la maggioranza tira dritto sulla propria linea.

Molte critiche anche sul tracciato di via Torino, un’ipotesi progettuale che venne bocciata dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Dopo i primi interventi di Alessandro Remaschi (Azione) e Simone Marconi (Lega), la sindaca Sara D’Ambrosio ha fatto il punto della situazione prima di passare la parola a comitati e associazioni: “Il tema legato alla viabilità e alle infrastrutture è tornato su tutti i giornali. Siamo arrivati ad un altro picco, speriamo l’ultimo perché vogliamo arrivare alla fine di alcuni progetti importanti. Altopascio è un luogo periferico ma allo stesso tempo baricentrico, un punto nevralgico per approdare in varie zone (come il distretto cartario, il distretto del Cuoio e la Valdinievole ndr) e questo non è affatto un dettaglio. Quello della via Francesca Romea è un problema storico e stiamo cercando di trovare una soluzione per migliorare la qualità della vita dei cittadini. E non sto parlando solo del sottopasso, che è legato all’importante progetto del raddoppio ferroviario, ma anche del completamento della circonvallazione: serve togliere i mezzi pesanti dai centri abitati. Lo studio di fattibilità per il terzo lotto della circonvallazione non è un disegno sulla carta, è un progetto mai fatto fino ad ora e che serve ad arrivare al miglior progetto possibile per il territorio. Noi vogliamo dare delle risposte, consapevoli delle difficoltà che incontreremo. Dopo lo stop sul sottopasso da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici abbiamo ripreso un percorso serio e preciso: da una parte il raddoppio ferroviario che eliminerà le barriere del passaggio a livello, dall’altra la circonvallazione”.

consiglio comunale altopascio sottopasso e circonvallazione

Sul sottopasso la sindaca Sara D’Ambrosio punta sul progetto di via Torino: “Lo ripeto, noi puntiamo sul progetto d via Torino: torniamo in quella direzione alla luce dello studio di traffico da noi commissionato. Solo con una viabilità alternativa saremo in grado di risolvere i problemi sulla via Francesca Romea. Il nostro obiettivo è quello di scegliere, fare di tutto affinché si possano realizzare le migliori infrastrutture per il territorio. Siamo davanti ad un periodo storico e dopo tantissimi anni dobbiamo prendere una decisione e costruire qualcosa di importante per Altopascio”.

“Oggi abbiamo deciso di non rimandare e lo abbiamo fatto nella massima aula della democrazia cittadina, il consiglio comunale, convocato in forma aperta grazie alla richiesta e al lavoro dei gruppi di maggioranza – prosegue -. Dal 2016 si parla di sottopasso ferroviario e poi dal 2018 di completamento della circonvallazione: prima di queste date in merito alle due infrastrutture si trova poco o nulla, perché parlare del sottopasso significava scontentare qualcuno e quindi era meglio lasciare tutto così come si vede oggi – afferma D’Ambrosio -. Mi ricordo solo la proposta, mai neanche approfondita dagli stessi che l’avevano tirata fuori, di fare un mega progetto di interramento dei binari della ferrovia.Ma qual è l’obiettivo oggi? La medaglietta? Il tema non è chi si prenderà il merito di aver portato avanti le due opere. Il tema è un altro: abbandoniamo il meccanismo di scontro continuo. Se abbiamo in questo anno e mezzo lavorato a stretto contatto con Provincia e Regione, a volte anche non in sinergia completa, lo abbiamo fatto per arrivare al primo risultato di oggi: avere un impegno certo sul completamento della circonvallazione (il cui iter burocratico e di ricerca dei fondi necessari per il progetto di fattibilità è stato iniziato da questa amministrazione nel 2018) e arrivare nei prossimi mesi a firmare l’accordo di programma. Si sa che la gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio, cantava De André: da chi ha perso tempo per 30 anni, da chi non ha cambiato niente e oggi continua a ripetere che dobbiamo lasciare lì dov’è il passaggio a livello, non accetto consigli su come agire. Che si debba parlare con tutti, dagli enti regionali a quelli statali fino alla Comunità europea se serve mi sembra chiaro: mi auguro che questo obiettivo appartenga a tutti e quando ci sarà da presentare al Ministro delle infrastrutture il progetto di Circonvallazione e la necessità di ottenere finanziamenti mi auguro ci sia la partecipazione di tutti: a me interessa farle le opere, se poi sarà Salvini a darci una mano io sarò la prima a riconoscerlo. Solo così si potrà fare prima la circonvallazione: non con il muro contro muro, non prendendo a esempio il metodo Montecatini, che ha deciso di dire no al raddoppio con gli effetti che oggi vediamo tutti. Serve l’impegno di ognuno di noi a mettersi a testa bassa per realizzare le infrastrutture nel più breve tempo possibile. E ognuno di noi può fare la sua parte. Questa è la svolta di cui il comune di Altopascio ha bisogno”.

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Gli interventi di comitati, associazioni ed esponenti politici

Ad aprire le danze è il segretario regionale di Azione, nonché sindaco di Coreglia, Marco Remaschi: “Sottopasso e circonvallazione sono opere complementari. È necessario ricordare date e impegni che sono stati presi: la Regione nel 2015 ha finanziato il raddoppio della linea Pistoia-Lucca con interventi da 450 milioni di euro, di cui 215 a carico di Rfi. I lavori dovevano essere ultimati nel 2020, ma poi ci sono state una serie di situazioni che hanno ritardato gli interventi. Sulla circonvallazione serve dare un’accelerata e vogliamo capire a che punto è la progettazione per arrivare al realizzazione dell’intervento. Dobbiamo arrivare alla progettazione definitiva del terzo lotto, se no quando diciamo che la circonvallazione è complementare al sottopasso poi non siamo credibili. I cittadini hanno bisogno di certezze. Il protocollo di intesa non è un atto sufficiente, dobbiamo lavorare tutti insieme (Regione, Provincia e sindaci) per dotare la Piana di una viabilità credibile. Al fianco della sindaca Sara D’Ambrosio. Dobbiamo passare da un protocollo di intesa ad un accordo di programma. Questo accordo però deve arrivare entro il 2023: adesso è il momento di far chiarezza e il Pd deve fare la sua parte per arrivare alla realizzazione delle fondamentali infrastrutture per Altopascio. Faccio un grande in bocca al lupo alla sindaca, noi ci siamo”.

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La parola passa al dottor Carlo Giovanni Ferranti in rappresentanza del comitato No al sottopasso, sì alla circonvallazione: “Abbiamo istituito il comitato nel 2017 e fin da subito proponemmo al Comune di richiedere a Ferrovie la circonvallazione come viabilità accessoria alla realizzazione del sottopasso. Ci fu detto che era improponibile, oggi scopriamo che la nostra proposta non era così aleatoria. La circonvallazione andava proposta a quel tempo. Lo studio di traffico? Leggendo la relazione credo che l’alternativa lunga (ovvero il tracciato corte Macedoni ndr) abbia delle carreggiate più ampie e rotonde di raggio maggiore e che quindi sia più funzionale per il passaggio dei mezzi pesanti. Il tracciato lungo, indipendentemente dalla realizzazione della circonvallazione, già riduce in maniera sostanziale il traffico nei due tratti che sono particolarmente critici: via Romea e via Catalani a Badia. Un miglioramento quindi anche per la salute ei cittadini. Il tracciato di via Torino ha problematiche importanti, soprattutto legato all’ingresso dalla via Francesca Romea. Non solo: con questa ipotesi di sottopasso si distrugge il parco di Villa Cappelli, una delle poche ville storiche di Altopascio, circonda il blocco di appartamenti al numero 13 e dovrà scaricare parte del traffico su via Divisione Alpina Julia. Per non parlare di raggio di curvature e il rischio idrogeologico. Il raddoppio ferroviario è importante, siamo tutto d’accordo, ma il lento serpentone di veicoli con il sottopasso non è la soluzione per superare il passaggio a livello. La soluzione di via Torino peggiorerà le condizioni di salute dei cittadini in maniera significativa”.

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Critica l’avvocatessa Valeria Rielli, che ha preso la parola in rappresentanza del comitato ambientale di Altopascio: “Con questo consiglio comunale non si può parlare di partecipazione attiva dei cittadini, non c’è confronto. C’è soltanto una compressione della libertà di espressione e di partecipazione che rendono inutile questa seduta aperta. Un comitato costituito di recente e un semplice cittadino non potevano partecipare per discutere temi così importanti per Altopascio. Su circonvallazione e sottopasso si è detto tanto in questi giorni, ma quali sono le tempistiche? Ci sembra che ci sia un’incertezza su tutto. Prima va realizzata la circonvallazione, poi il sottopasso, e lo dice anche lo studio ingegneristico. Il progetto di sottopasso sarà sicuramente migliorabile ma avrà delle conseguenze per Altopascio: prima di realizzare la circonvallazione cosa si fa per tutelare la salute dei cittadini? Con il sottopasso non sarà più scorrevole il traffico, non si migliora la situazione ambientale. Noi vogliamo sapere tempistiche certe. La salute dei cittadini va tutelata”.

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Critico anche Mario Sarti (Altopascio Verde Socialista): “L’obiettivo consumo del suolo zero per noi è fondamentale. Dallo studio di traffico, per il quale facciamo un plauso all’amministrazione, si capisce che la realizzazione del sottopasso non può prescindere dal completamento del terzo lotto della circonvallazione. Non si può andare avanti con la realizzazione di un sottopasso per mezzi pesanti anche perché sui tempi della circonvallazione non abbiamo certezza. Va riaperta l’ipotesi di sottopasso per soli mezzi leggeri per il rispetto del nostro centro abitato e della salute dei cittadini, liberando così la Romea dal passaggio degli autotreni. Lo ribadiamo, per noi è fondamentale la realizzazione della circonvallazione”.

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Anche l’ex candidato sindaco Matteo Tori (Liberaltopascio) boccia il tracciato di via Torino: “Dico fin da subito che sono contrario agli assi viari, sono costosi e dannosi dal punto di vista ambientale e della salute. Oltretutto non risolvono il problema del traffico. Dobbiamo togliere il terzo lotto della circonvallazione dagli assi viari. Non si può realizzare il sottopasso prima di realizzare il terzo lotto della circonvallazione, deve essere un’opera accessoria alla chiusura del passaggio a livello. Via Torino non è adatta, va lascata fuori: non è la soluzione adeguata. No a via Torino, no agli assi viari, sì al completamento del terzo lotto della circonvallazione come opera accessoria al raddoppio ferroviario”.

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L’intervento di Matteo Fantozzi per il collettivo delle zone limitrofe di via Francesca Romea: “È necessario completare la circonvallazione con la realizzazione del terzo lotto. Anche la realizzazione del sottopasso riteniamo che sia fondamentale, ogni cittadino si è trovato imbottigliato nel traffico sulla via Francesca Romea. Riponiamo la nostra fiducia nell’amministrazione: dobbiamo proseguire su questi progetti fondamentali per i cittadini”.

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In consiglio comunale interviene anche Simone Bicocchi (circolo Pd Altopascio): “Il Pd ha sempre fatto la sua parte e continuerà a farlo anche su raddoppio ferroviario e circonvallazione (rispondendo a Marco Remaschi ndr). Sono legittime tutte le posizioni, ma fino al momento in cui guardano all’interesse generale di questi progetti. La strategia portata avanti fino ad oggi è stata evidentemente perdente e oggi dobbiamo essere contenti e orgogliosi che questa amministrazione abbia iniziato, fin dal primo giorno di mandato, interlocuzioni difficili anche con Ferrovie. Il percorso intrapreso è quello giusto: va rafforzato e portato avanti. Nessuno ad oggi ci piò dire – a mio modo di vedere – se verrà completato prima il sottopasso o la circonvallazione. I due progetti andranno avanti di pari passo. Oggi siamo qui a parlare del futuro del nostro territorio. Dobbiamo mettere in campo tutti gli sforzi affinché i due progetti, sottopasso e circonvallazione, vengano realizzati”.

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Chiude il giro d interventi Daria Orlandi in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord: “Questa area (riferendosi ad Altopascio ndr), per la sua centralità e la vicinanza all’autostrada potrebbe portare a nuovi sbocchi in termini di imprese. Sottopasso e circonvallazione sono due opere adeguate e irrinunciabili. Non vogliamo scendere in aspetti tecnici, chiediamo che le due infrastrutture siano realizzate il prima possibile. Non si possono più rimandare di anni in anni”.

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Gli interventi di Regione e Provincia

Dopo gli interventi di comitati e associazioni, la parola passa all’assessore regionale Stefano Baccelli: “Credo davvero che questa mattina si stia parlando di un passaggio cruciale per Altopascio. Lo dico perché i due temi che stiamo affrontando stamattina sono legati a problematiche che esistono da anni. Sto palando della chiusura del passaggio a livello (tra i più incidentati e che rappresenta una sorta di muro per Altopascio) e dello stop al traffico. Sono stati tanti i tentativi per cercare di superare e sopprimere il passaggio a livello sulla via Francesca Romea. Oggi c’è una nuova importante opportunità data dal raddoppio ferroviario della Lucca-Pescia. L’attenzione dell’amministrazione comunale è stata ossessiva sul tema del sottopasso, è doveroso sottolinearlo. Dopo un confronto minuzioso anche con Rfi è stato deciso di andare avanti con il tracciato di via Torino, che andrà sicuramente migliorato e modificato. Questa opera però va collegata in parallelo con la realizzazione del terzo lotto della circonvallazione per liberare Altopascio dal traffico pesante. Noi vogliamo andare avanti sottoscrivendo un protocollo d’intesa con l’obiettivo di disciplinare un impegno congiunto a proseguire e lavorare insieme per reperire i finanziamenti per la circonvallazione di Altopascio. Auspico che questo confronto serva a trovare la più ampia condivisione possibile: siamo ad un momento storico per segnare un salto di qualità e risolvere delle problematiche prioritarie per questo territorio”.

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Il presidente Luca Menesini detta la linea della Provincia di Lucca: “L’obiettivo della Provincia è quello di dare ad Altopascio quella parte di via Francesca Romea, ovvero che ci siano le condizioni affinché questa strada sia declassata e che diventi comunale. In questo modo l’amministrazione comunale avrà maggiore potere decisionale. Oggi parliamo del terzo lotto della circonvallazione, che parte da un accordo con la regione Toscana per uno studio di fattibilità che è fondamentale. La decisione che andiamo a prendere avrà sicuramente delle impopolarità, ma l’amministrazione deve scegliere la migliore soluzione possibile per il futuro del territorio. Vanno trovate le giuste sintesi senza ripetere gli errori del passato: dobbiamo fare ordine e restituire qualità della vita. Serve una riprogrammazione della vita della comunità stessa, garantendo livelli di occupazione che soddisfino le esigenze della popolazione. Il tema della qualità dell’aria è fondamentale e va risolto”.

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“Va ripensato anche il trasporto pubblico sulla Piana – prosegue Menesini -. L’obiettivo è quello di avere meno auto e centri urbani non attraversati da mezzi pesanti, ma per far ciò serve una viabilità alternativa. Fa bene la giunta D’Ambrosio ad insistere per portare avanti il terzo lotto della circonvallazione slegandola dagli assi viari. Sul raddoppio ferroviario da Rfi non ci aspettiamo un progetto bocciato dal consiglio superiore dei lavori pubblici, questo però è avvenuto su Altopascio. Una cosa, da sindaco, la devo dire: i sottopassi si fanno perché ci passino. Ci devono passare i mezzi di soccorso, di trasporto pubblico e così via. A che punto siamo con lo studio di fattibilità del terzo lotto della circonvallazione? Entro la fine febbraio avremo le diverse ipotesi con il quadro economico. L’iter successivo sarà quello della procedura di assoggettabilità al via, poi andremo alla ricerca del budget per il finanziamento dell’opera”.

Il dibattito

Si passa alla fase del dibattito e si apre un’accesa discussione con un botta e risposta tra maggioranza e opposizione. I consiglieri di opposizione – a voce di Simone Marconi, Maurizio Marchetti e Valerio Biagini – bocciano senza mezzi termini il progetto portato avanti dalla giunta D’Ambrosio: “Purtroppo stamattina non abbiamo sentito parlare di tempistiche e finanziamenti. Nessuna novità, insomma, se non cose già dette: ci aspettavamo cose più concrete. Noi lo ribadiamo ancora una volta: la circonvallazione va realizzata prima anche per non far rimanere isolata Altopascio durante i lavori del sottopasso. Piuttosto prendiamoci altro tempo, sopportiamo ancora il passaggio a livello, ma arriviamo al miglior progetto. Prima dobbiamo avere una garanzia tradotta in soldi per realizzare la circonvallazione, poi facciamo il sottopasso“.

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La maggioranza ribadisce che i progetti di sottopasso e circonvallazione devono andare avanti e braccetto. Per la consigliera Martina Mandroni (capogruppo della lista Sara D’Ambrosio Sindaco): “Abbiamo davanti un treno che non possiamo perdere. E una cosa va detta: Rfi non finanzierà il terzo lotto della circonvallazione”.

La dura replica del vicesindaco Daniel Toci: “Dobbiamo decidere, non tenere la ‘posizione Montecatini’ che propone la maggioranza. Siamo di fronte ad un momento storico e dobbiamo prendere delle decisioni in scienza e coscienza. Lo studio di traffico va letto tutto, non va fatto il cinema. Dobbiamo rigettare le forme di terrorismo (riferendosi alle accuse dell’opposizione sul blocco del traffico durante i lavori del sottopasso ndr) e citare a sproposito i temi sulla salute. Dobbiamo essere seri quando si trattano situazioni complesse. Sulla circonvallazione si vuole fare il gioco del non decidere (attaccando l’opposizione ndr). Noi andiamo avanti sulla traccia che abbiamo segnato: sottopasso e circonvallazione con noi finalmente vanno avanti”. Così l’assessore Francesco Mastromei: “Prima la circonvallazione poi il sottopasso? È un alibi per non fare niente. Su certi temi l’avvocato Rielli dovrebbe approfondire e studiare un pochino di più. Certi comitati politicizzati dovrebbe approfondire in maniera più corretta. Sulla circonvallazione il nostro obiettivo è arrivare all’accordo di programma entro il 2023”.

Dopo una lunga discussione, la parola passa nuovamente alla sindaca Sara D’Ambrosio: “Le tempistiche su sottopasso e circonvallazione? Di certo se l’obiettivo è quello di togliere il traffico pesante dalla via Francesca Romea, caro avvocato Valeria Rielli, il modo migliore non è quello della denuncia. Su traffico e salute pubblica c’è un problema storico sul quale stiamo cercando di dare risposte. Ci stiamo muovendo su più fronti. Grazie a noi sono stati fatti dei passi importanti anche su sottopasso e circonvallazione, dobbiamo abbandonare la superficialità con la quale alcuni affrontano certi importanti temi. Io faccio un appello: non rimandiamo più le decisioni, le scelte vanno prese ora. Non possiamo più aspettare. Le infrastrutture vanno fatte”.

La seduta ha visto l’approvazione dei due ordini del giorno su sottopasso e completamento circonvallazione presentati dai consiglieri di maggioranza, che impegnano sindaco e giunta ad andare avanti con entrambe le opere e muoversi su tutti i livelli istituzionali e politici possibili (Provincia, Regione e Governo, a partire dai rappresentanti del territorio) per realizzare le due infrastrutture, che, come ha rilevato anche lo studio di traffico commissionato dal comune di Altopascio, sono l’una complementare dell’altra e per questo vanno portate a conclusione insieme.

Respinto, invece, l’ordine del giorno della minoranza la cui posizione è quella di non eliminare il passaggio a livello sulla via Romea e di non fare il sottopasso ferroviario (e quindi lasciare tutto così com’è) fino a quando non sarà realizzata la circonvallazione: una posizione ribattezzata dall’assessore Daniel Toci come il “metodo Montecatini”.

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