Si salvò dalla persecuzione razziale anche grazie a Capannori: Enrico Fernandez Affricano ricevuto in Comune

L’uomo è stato accompagnato nella visita da Alberto Paradossi, figlio di Umberto Paradossi che in questi giorni è stato riconosciuto dal Centro mondiale della memoria dell’Olocausto ‘giusto tra le nazioni’ per aver aiutato la famiglia livornese a nascondersi
Erano 80 anni che Enrico Fernandez Affricano aspettava di ringraziare il Comune di Capannori per averlo aiutato a salvarsi la vita durante la persecuzione razziale, poiché l’allora amministrazione comunale ‘cancellò’ dai documenti di Enrico e da quelli del padre Paolo, della madre Edma e della sorella Fernanda la certificazione di razza ebraica, presente nei documenti prodotti a Livorno.
Grande commozione quindi per il sindaco Luca Menesini che lo ha ricevuto in municipio, accompagnato da Alberto Paradossi, figlio di Umberto Paradossi – riconosciuto dal Vad Yashem ‘giusto fra le nazioni’ – che lo conosceva in quegli anni e che, venuto a sapere che la famiglia Fernandez stava per essere arrestata dai nazifascisti, la portò di nascosto a Roma dove rimase nascosta fino alla Liberazione. La famiglia di Enrico, che allora era un bambino, dopo che furono sfollati da Livorno si rifugiò a Guamo. Qui ricevettero, oltre l’auto di Paradossi, la protezione di Don Panigada e della comunità di Capannori. E ricevettero l’aiuto del Comune che produsse documenti in cui sparì la dicitura “razza ebraica”.
“Sono molto orgoglioso della scelta del funzionario di allora del nostro Comune – dice il sindaco Menesini -. Una scelta che ha dato priorità alla vita e non a una legge ingiusta. Incontrare Enrico e ascoltare la sua storia e come il Comune di Capannori abbia giocato un ruolo fondamentale nell’aver salvato la vita a lui e ai suoi familiari è commovente. I valori della nostra comunità hanno radici salde e la storia lo dimostra. Grazie a Enrico siamo venuti a conoscenza di un altro tassello che compone la storia di solidarietà e di coraggio della nostra comunità durante il periodo fascista. Un tassello che si unisce agli altri, e che formano un quadro ancora più forte e significativo”.
Al termine dell’incontro Enrico Fernandez Affricano ha donato al Comune di Capannori, consegnandola al sindaco Menesini, una antica stampa di Livorno con su scritto: “Al Comune di Capannori, a ricordo del vostro indelebile aiuto contro le persecuzioni razziali del 1943”.
Mercoledì (8 febbraio), alle 14,30 a Lucca, alla presenza delle istituzioni e di un addetto dell’ambasciata di Israele a Villa Bottini si terrà invece la cerimonia di consegna dell’onorificenza alla memoria di Umberto Paradossi.