Spazi pubblici nella casa sequestrata alla ‘ndrangheta, il Pd: “Una vittoria per tutta la comunità di Altopascio”

I dem: “Una battaglia lunga ma ora i cittadini potranno tornare legittimi proprietari di quel bene e portatori di un messaggio di legalità”
C’è soddisfazione nel Pd di Altopascio per l’affidamento dei lavori che riqualificheranno la casa confiscata alla ‘ndrangheta a Spianate.
“Una vera vittoria – puntualizza il pd altopascese – della giustizia e di tutta la comunità contro le organizzazioni criminali e le illegalità, contro chi si alimenta spesso di silenzi e di non detti e succhia energia vitale al tessuto sociale dei territori colpiti. Quello del bene confiscato alla ‘ndrangheta è un percorso lungo e tortuoso che parte dal 2003 e vede oggi, dopo 20 anni, un lieto fine doveroso ma mai scontato, una conferma di come le battaglie portate avanti con determinazione dal gruppo di minoranza dell’epoca e attuale amministrazione di maggioranza, insieme a tutto il Partito Democratico e all’associazione culturale I Magazzini del Grano, non siano state battaglie senza sfondo, ma abbiano portato ad un risultato che è di fatto una vittoria per tutta la comunità di Altopascio”.
“Quel luogo, per anni dimenticato e abbandonato a se stesso – prosegue il Pd di Altopascio -, diventerà finalmente un simbolo e un presidio fondamentale di legalità, diventerà ciò che sarebbe dovuto diventare già in quel lontano 2003, quando l’amministrazione precedente, decise, dopo la confisca del bene, di stipulare un contratto di locazione con la famiglia criminale, rinnovandolo fino al 2009, data in cui il bene venne riconsegnato al legittimo proprietario, il Comune, completamente distrutto e inagibile. Data in cui, chi oggi mostra quasi perplessità e scetticismo sui 2milioni di euro investiti per quel bene, decise bene di sporgere denuncia contro ignoti”.
“Da lì un oblio e un silenzio durati troppo a lungo ed oggi la prospettiva concreta di ridare alla comunità di Altopascio – afferma il Pd – quello che gli spetta diventa quasi un urlo contrapposto a chi in quel silenzio ha creduto di poter continuare a proliferare indisturbato sul nostro territorio.
Oggi finalmente possiamo dire che ad Altopascio ha vinto la giustizia e ha vinto la parte sana della comunità e che le chiavi di quella casa, un tempo riconsegnate al Comune, saranno finalmente riconsegnate nelle mani dei cittadini, i legittimi proprietari di quel bene e i reali portatori di quel messaggio di legalità che il bene tornerà a rappresentare”.