Rilievi dell’Anac, Ascit: “La nomina di Ciacci fu valutata e deliberata dall capogruppo Retiambiente”

La società dei rifiuti al consiglio comunale di Capannori ricostruisce la situazione: “Gli affidamenti a Cermec sono stati appena il 4% del totale”
“La nomina di Alessio Ciacci fu deliberata dalla capogruppo Retiambiente a seguito di accurata valutazione e fu ritenuta valida e compatibile con le altre cariche da lui ricoperte in quanto in Ascit non era investito di alcuna delega operativa diretta che potesse indurre ad incompatibilità con incarichi in essere”. Così Ascit ha spiegato intervenendo in consiglio comunale a Capannori rispondendo alle note Anac relative alla nomina dell’ex presidente e agli affidamenti a Cermec.
“Alla base di queste decisioni – sottolinea Arpat in una nota – c’è sempre stato l’interesse pubblico e su questo principio anche il servizio, dopo le dimissioni volontarie di Alessio Ciacci, non ha subito alcun rallentamento o variazione. L’azienda ha continuato infatti ad operare efficientemente, nominando come successore alla presidenza Ugo Salvoni. Per questo aspetto Ascit, in accordo con la capogruppo Retiambiente e sempre nel rispetto delle decisioni prese da Anac, ha presentato formale ricorso al Tar”.
Per quanto riguarda la nota sugli affidamenti a Cermec, l’azienda ribadisce che “nello stesso periodo indicato da Anac molti affidamenti relativi alla stessa tipologia di rifiuti sono stati fatti anche ad altre aziende, naturalmente tutti pubblicati sul sito nell’ottica della massima trasparenza, e che il globale degli affidamenti stanziati a Cermec sulle tre frazioni di materiale (verde, indifferenziato e umido) è stato del 4 per cento sul totale degli affidamenti di analoga natura”.
“L’obiettivo di questi affidamenti residuali – spiega ancora Ascit – era quindi evitare di sforare i tempi di stazionamento in caso di problemi agli impianti già individuati con gara, e rivolgersi all’impianto più vicino per il conferimento di verde e organico non esistendone in zona altri utili a garantirne la copertura. Esigenze di ulteriori coperture dettate, al tempo, anche dalla contingenza pandemica che aveva modificato le previsioni sui conferimenti. A dimostrazione di questo, il fatto che molti di questi affidamenti non si sono poi concretizzati. L’azienda continua a lavorare con serenità e professionalità e rivendica con fermezza la trasparenza delle proprie azioni”.