Assi viari, si lavora per arrivare alla firma del protocollo: Capannori chiede rassicurazioni sul tavolo tecnico

Niente firma alla deadline indicata da Baccelli, ma sono in corso le interlocuzioni con la Regione per arrivare ad un accordo
Assi viari, dopo il botta e risposta acceso tra i comuni di Lucca e Capannori e la dura presa di posizione dell’assessore regionale Stefano Baccelli, si abbassano i toni e si lavora in sordina per arrivare all’accordo. La Regione Toscana, tramite le parole dell’assessore alle infrastrutture, aveva indicato nella giornata di oggi (20 marzo) la deadline per la firma del protocollo d’intesa lanciando anche un appello a Capannori.
La giunta comunale di Capannori, però, non approverà il documento nella giornata di oggi, ma sono in corso le interlocuzioni tra amministrazione Menesini e Regione Toscana per arrivare ad un accordo. La firma potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Le richieste del comune di Capannori sono chiare: l’amministrazione comunale, prima di firmare il protocollo d’intesa, vuole rassicurazioni da parte della Regione sulla costituzione di un tavolo tecnico per arrivare a quelle modifiche necessarie per rendere il progetto compatibile con il territorio. Un gruppo di lavoro tecnico che, tra l’altro, è stato inserito solo in un secondo momento dopo una precisa richiesta del comune di Capannori. L’amministrazione Menesini, quindi, ribadisce la richiesta di un tavolo tecnico vero e non fittizio, che porti a delle modiche e non solo a delle mitigazioni.
Il Comune, quindi, non chiede solo la risoluzione del cosiddetto casus belli di via Domenico Chelini, ma anche tutte quelle modifiche scritte nella delibera approvata dal consiglio comunale nel 2019. E nel dettaglio: “Che sia rivisto il tracciato sopraelevato fino a 8-9 metri di altezza sia nella parte iniziale, in quanto non ha alcun collegamento con le aziende di Marlia e San Pietro a Vico, lasciando le viabilità comunali come via dei Masini soffocate dal passaggio di più di 400 tir al giorno, sia nella zona dei Laghetti di Lammari, soggetta a vincolo ambientale, dove si prevede la costruzione di un terrapieno alto 5 metri e largo 10 metri senza alcun tipo di mitigazione”.
Le interlocuzioni tra Comune e Regione stanno andando avanti in modo positivo e a breve ci saranno nuovi aggiornamenti.